Quando si parla di controlli, di avvisi e di accertamenti fiscali, i contribuenti, anche quelli che non hanno nulla da temere, mostrano un po’ di preoccupazione.
L’occhio del Fisco fa sempre paura e quando l’Agenzia delle Entrate procede con le notifiche delle comunicazioni, qualunque esse siano, queste non fanno piacere a nessuno.
Questa mattina insieme ai Consulenti di Diritto e Fisco di ProiezionidiBorsa, torneremo a parlare di alcune comunicazioni che milioni di contribuenti hanno ricevuto dall’Amministrazione Finanziaria già nel 2021.
Ma nuovi ed inattesi avvisi arriveranno dall’Agenzia delle Entrate tra gennaio e febbraio 2022 ai contribuenti distratti, ecco cosa fare in questi casi.
Il ruolo del Fisco
Le agevolazioni e le misure predisposte dal Governo per rilanciare il Paese, le imprese e l’economia sono concrete. Ma ad oggi, la vita per moltissime famiglie italiane, resta davvero dura. Anche a causa della pandemia e della crisi sanitaria ed economica.
A questo si aggiunga che sono altrettanto numerosi, i cittadini che devono fare i conti con il Fisco il quale continua la sua funzione di controllo.
Nuovi ed inattesi avvisi arriveranno dall’Agenzia delle Entrate tra gennaio e febbraio 2022 ai contribuenti distratti, ecco cosa fare in questi casi
L’Agenzia delle Entrate continua, infatti, a controllare le dichiarazioni fiscali dei contribuenti. Come? Incrociando i dati dichiarati dagli stessi nelle dichiarazioni presentate con quelli in suo possesso.
Nel mirino ancora le dichiarazioni dei redditi risalenti al 2017 e al 2018. Di queste, le prime comunicazioni sono partite nel mese di marzo 2021 e che proseguiranno anche nel 2022.
Nel momento in cui l’Amministrazione finanziaria ravvisa delle anomalie o delle incongruenze nelle dichiarazioni dei redditi, partono i cd. avvisi bonari.
Gli avvisi bonari altro non sono se non delle comunicazioni di irregolarità.
In questi casi, si consiglia ai contribuenti di rivolgersi al proprio commercialista oppure ad un CAF al fine di verificare tecnicamente la fondatezza o meno dell’avviso ricevuto.
Può, infatti, capitare che le incongruenze ravvisate dall’Agenzia non siano corrette e che pertanto, la comunicazione di irregolarità sia sbagliata.
Qualora le anomalie riscontrate a seguito dei controlli siano corrette, è possibile regolarizzare la propria situazione. IN questo caso si pagheranno le somme dovute con sanzioni ridotte grazie al cd. ravvedimento operoso.