Attualmente sono numerose le persone che soffrono di diverse patologie dell’apparato gastrointestinale che interessano i vari organi e il loro funzionamento. Se in alcuni casi le cure farmacologiche possono assicurare una remissione dei sintomi, in altri si possono verificare delle cronicità e delle condizioni particolarmente invalidanti. In simili circostanze, il base a quanto prevedono le Tabelle Ministeriali per l’attribuzione dell’invalidità, si può richiedere l’assegno mensile di assistenza. Fegato dolorante o infiammazioni intestinali danno diritto all’assegno mensile INPS di oltre 200 euro in questi casi che analizziamo di seguito.
Quali requisiti servono per il 2021 e cosa cambia nel 2022
La gravità di una patologia talvolta si traduce nell’assegnazione di un punteggio di invalidità che può assicurare alcuni diritti. Abbiamo spiegato in precedenza a cosa si ha diritto con il 33% di invalidità INPS e quali sono le agevolazioni che si ricevono con gravità più marcate. Per ricevere l’assegno mensile di assistenza, la Commissione Medica INPS deve assegnare al soggetto una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99%. In questi casi, la valutazione si rifà a quanto indicano le Tabelle Ministeriali sulle differenti condizioni patologiche.
L’attribuzione dell’assegno mensile segue quanto disciplina la Legge n. 118/1990 e si assicura ai soggetti di età compresa tra i 18 e 67 anni. Gli aspiranti beneficiari, oltre al requisito di età, devono rispettare anche quello di reddito personale. Questo non può superare i 4.931,29 euro annui. Inoltre, come chiarisce il messaggio INPS n. 3495 del 14 ottobre 2021, requisito essenziale al beneficio è l’inattività lavorativa. Per l’anno 2021, l’importo dell’assegno corrisponde a 287,29 euro mensili. Le stime per il 2022 prevedono un leggero aumento dell’importo che si eroga generalmente per un totale di 13 mensilità annue. Laddove si certifichi invece un’invalidità totale, l’interessato può richiedere la pensione d’inabilità all’INPS. In un precedente approfondimento abbiamo spiegato a cosa si ha diritto con il 100% di invalidità INPS.
Fegato dolorante o infiammazioni intestinali danno diritto all’assegno mensile INPS di oltre 200 euro in questi casi
Nel caso di problemi che interessano l’apparato digerente, esistono diverse condizioni patologiche per le quali la Commissione INPS assegna percentuali alte di invalidità. Si tratta di cirrosi piuttosto gravi oppure di trapianti di fegato o intestino complicati la cui percentuale di invalidità oscilla tra il 61% e 100%. Anche le malattie infiammatorie croniche intestinali gravissime si possono riconoscere come altamente invalidanti con un punteggio che va dal 61% al 100% di invalidità. Rientra nelle malattie altamente invalidanti la sindrome da malassorbimento enterogeno da patologia pancreatica o intestinale stenotica o infiammatoria con invalidità tra 61% e 80%. Si considera anche grave la stenosi esofagea che necessita di alimentazione liquida continua con punteggio tra il 71% e 80%. Tutte queste condizione cliniche se sono presenti anche i requisiti suddetti, possono garantire il diritto all’assegno mensile.
Approfondimento
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