Come ogni anno durante il mese di dicembre si tirano le somme su come sono stati i mesi precedenti. L’occasione è buona per presentare studi che potrebbero indicare aspetti vantaggiosi per le persone. Così come delle indicazioni per governatori e politici. Il Sole 24 Ore ha presentato la classifica della qualità della vita. Ed ha dedicato agli over 65 una sezione speciale. In questa si rivelano anche i parametri che hanno motivato la scelta. Nel caso concreto si sono studiare le realtà italiane sulla base di 12 criteri.
Tra questi alcuni riguardanti il benessere materiale (come l’importo medio delle pensioni e la spesa medica domiciliare). Altre riguardavano invece l’attenzione e l’assistenza sociale ricevuta (come il numero di biblioteche e la presenza di orti urbani). Non solo cervello attivo e attività fisica ma ecco la migliore città d’Italia per gli over 65 e ci sarebbe persino una metropoli tra le top 10.
Una città premiata in molti contesti
Trento è la città che presenterebbe una qualità di vita migliore per gli over 65. Tra i parametri che hanno spinto a questa posizione così di rilievo vi sarebbero il dato molto positivo sulla spesa per assistenza domiciliare e per trasporto dei disabili ed anziani, così come una buona presenza di spazi riservati per il benessere mentale e psicologico. Inoltre, anche un buon numero di infermieri. Anche città come Ravenna e Bolzano fanno un’ottima figura, collezionando il secondo ed il terzo posto. A premiare la città romagnola vi sarebbe anche la bassa incidenza dell’inquinamento acustico, così come l’alta speranza di vita. In quest’ultimo parametro vincono i dati di Cagliari, Perugia e Padova. Città, queste, nelle quali si registrano età medie molto avanzate.
Non solo cervello attivo e attività fisica ma ecco la migliore città d’Italia per gli over 65 e ci sarebbe persino una metropoli tra le top 10
Stupisce in positivo il dato riguardante una metropoli come Roma. La città capitolina infatti si è posizionata come ottava nella speciale classifica dedicata agli over 65. Il dato sembra molto incoraggiante, soprattutto considerata la posizione che nel 2020 la vedeva 59esima nell’ambito demografia e società. I valori trainanti sono l’importo medio delle pensioni di vecchiaia, la presenza di geriatri e la spesa per assistenza domiciliare.
Dall’altro lato sarebbero invece molto carenti i dati riguardanti gli infermieri, la presenza di biblioteche, di orti urbani e il tasso di mortalità per malattie del sistema nervoso. Lo stesso si può dire del volume dell’inquinamento acustico e degli altri tipi di pensione che, invece, hanno un importo particolarmente basso. Ne emergerebbe così un dato di benessere economico non sorretto da servizi così efficienti. Inoltre il dato sulla media delle pensioni potrebbe essere gonfiato dalla presenza di molte pubbliche amministrazioni.
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