Da secoli l’uomo è legato a credenze, riti e immagini ritenuti scaramantici. È nella sua natura cercare di spiegare tutti i fenomeni di cui ha esperienza. Via via, attraverso uno studio seppur rudimentale, molto di ciò che vediamo è apparso più chiaro. Dobbiamo, però, considerare che nemmeno ai nostri giorni abbiamo ancora spiegazioni scientifiche su tutto. Lo stupore che ha sempre accompagnato l’essere umano di fronte all’inspiegabile ha fatto nascere delle superstizioni oppure storie che potessero appagare il suo desiderio di conoscenza. Anche eventi casuali potevano servire allo scopo. Se, ad esempio, anche oggigiorno, prima di un evento spiacevole ricordiamo di aver detto o fatto qualcosa, cercheremo di non ripetere quelle parole o azioni. Poi ci sono oggetti, frutti, piante o altro a cui si dà un significato particolare, soprattutto legato alla fortuna.
Non tutti sanno perché mangiare lenticchie, uva e melagrana a Capodanno porterebbe fortuna secondo alcune credenze
Lenticchie a Capodanno
Quando si avvicina la fine dell’anno ci si preoccupa del menù delle feste, di cosa indossare e dei regali da fare a Natale. Inoltre, non si tralascia nemmeno di organizzare il cenone di Capodanno. Immancabili saranno le lenticchie. Oltre ad essere un legume importantissimo per il nostro benessere, data la sua ricchezza di ferro e altri elementi salutari, simboleggia i soldi, la buona fortuna che ci si augura di avere nell’anno che sta per arrivare. Da dove nasce questa credenza? Si narra che gli antichi Romani festeggiassero l’anno nuovo il primo marzo. In quell’occasione erano soliti regalare ai propri cari la scarsella, una borsetta con dentro delle lenticchie. Il nome in latino è Lens, lente, per la forma tondeggiante. Proprio questa forma ricordava le monete e quindi si sperava che quel simbolo portasse tanti soldi.
12 chicchi d’uva la notte di San Silvestro
Si narra che agli inizi del ‘900 i viticoltori della cittadina di Alicante, in Spagna, avendo avuto un raccolto molto abbondante, sparsero la voce che mangiare uva la notte di Capodanno portasse bene. Così nacque l’usanza di mangiare 12 chicchi allo scoccare della mezzanotte, uno per ogni rintocco di campana.
Infine, i chicchi di melagrana
Il frutto del melograno è un simbolo speciale per molti popoli da tempi antichissimi, dai Romani ai Greci. È importante anche nella cultura cristiana ed ebraica. Basti pensare ai quadri in cui il piccolo Gesù in braccio a Maria regge una melagrana, il cui succo simboleggia il sangue che verserà sulla croce, segno di redenzione, oppure portare alla mente le varie citazioni bibliche. Questo frutto, in particolare, assume un significato di fertilità e prosperità, ma anche unione, dato che i suoi innumerevoli semi rossi sono tenuti insieme in un involucro resistente. È, quindi, mangiato da molti anche la notte di Capodanno come auspicio di ricchezza e benessere.
Non tutti sanno perché mangiare lenticchie, uva e melagrana a Capodanno porterebbe fortuna secondo alcune credenze, ma molti sì e ogni anno ripetono questa tradizione.