Ondata di vendite dei tecnologici sulla Borsa USA ma a Piazza Affari piovono soldi su questi titoli

Piazza Affari

Le Borse europee continuano a soffrire. Il dilagare della pandemia in Europa, ma anche l’espandersi della variante Omicron in USA, allarmano gli operatori professionali che mostrano prudenza negli acquisti. Ma sono soprattutto i due appuntamenti di questa settimana delle banche centrali di USA e UE che frenano i mercati.

Occhi degli operatori rivolti alle decisioni delle banche centrali

Oggi è cominciata la riunione di due giorni del FOMC, il comitato della Federal Reserve. L’incontro terminerà domani e la FED probabilmente si pronuncerà sull’inizio del tapering e del rialzo dei tassi d’interesse. Il mercato dà per scontato un aumento dello 0,25% a maggio ed una crescita fino allo 0,75% entro la fine del 2022.

Oggi sono usciti i dati dell’indice dei prezzi alla produzione USA ed hanno registrato il maggiore rialzo dal novembre 2010. Ovviamente questo dato rafforza la possibilità di un aumento del costo del denaro entro la prima metà del 2022.

Invece la Banca Centrale Europea sembra avere un atteggiamento meno rigido. Giovedì si riunirà la Banca Centrale Europea e da quell’incontro potrebbero scaturire indicazioni sulla strategia monetaria per il prossimo anno. Ma per il momento la BCE non è orientata ad un imminente rialzo dei tassi per evitare di frenare la ripresa europea ancora incerta.

Ondata di vendite dei tecnologici sulla Borsa USA ma a Piazza Affari piovono soldi su questi titoli

Oggi le Borse europee dopo un avvio promettente hanno girato al ribasso per chiudere in deciso calo. L’indice europeo Euro Stoxx 50 ha chiuso in calo dello 0,9%. La Borsa tedesca perduto l’1% mentre l’indice di Parigi è calato dello 0,7%. La Borsa di Londra ha limitato le perdite ad uno 0,2%.

L’avvio in calo di Wall Street ha penalizzate i listini del Vecchio Continente, specialmente nell’ultima ora. La vendita dei titoli tecnologici ha zavorrato l’indice Nasdaq che al momento della chiusura delle Borse UE perdeva l’1,8%. Anche l’indice S&P era in calo dell’1%.

In uno scenario di debolezza Piazza Affari comunque si è difesa. L’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso in territorio positivo, unico fra i principali listini europei. La Borsa italiana ha terminato in rialzo dello 0,02% ed i prezzi si sono fermati a 26.556 punti.

Sul listino milanese i titoli bancari sono tornati nuovamente al centro dell’attenzione. Il nostro listino ha frenato anche per l’ondata di vendite dei tecnologici sulla Borsa USA ma a Piazza Affari piovono soldi su questi titoli. Banca Carige è schizzata in alto ed ha chiuso la seduta in rialzo dell’8% a 0,67 euro, spinta dalle voci di un’imminente vendita. Rumor riportano di un interesse concreto per la banca ligure di Credit Agricole e di BPER Banca. Quest’ultimo titolo ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,5%.

Tutti i titoli bancari sono andati bene. Unicredit è tornata a correre dopo un paio di sedute di pausa. L’azione è stata la migliore tra le blue chip, con un balzo del 4,5%. Anche Banco BPM e Intesa Sanpaolo sono andate bene. Per Banco BPM è tornata l’ipotesi di un interessamento del gruppo al dossier Monte Paschi Siena, così il titolo è salito del dell’1,4%.

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