Per chi li ha saputi, o potuti, cogliere, non si può negare che questo 2021 abbia portato molti bonus. Da quello che riguardava le facciate a quello sul miglioramento della classe energetica con contributo al 110%. Passando per altre tipologie di incentivi indiretti, come il bonus terme e quello delle vacanze. D’altronde, l’anno passato è stato turbolento e provante per molti di noi.
Ma con il passare del tempo alcuni di questi bonus, semplicemente, cessano. È ciò che capita con il “bonus idrico” che è stato previsto nella scorsa Manovra di bilancio ed il cui termine era fissato per il 31 dicembre 2021. Ultima chiamata scadenza a fine 2021 per il bonus fino a 1.000 euro, ma occhio perché alcuni lavori sono da scorporare.
Cosa ci rientra e cosa invece no
Per quanti volessero provare la via del bonus, dovrebbero ricordarsi che la finalità del bonus è ridurre il consumo delle risorse idriche. Dunque, non tutti i lavori saranno considerabili utili. Per esempio, ci rientreranno i soffioni doccia che avranno una portata d’acqua uguale o inferiore ai 9 litri al minuto, così come i cosiddetti vasi in ceramica dotati di portata inferiore o uguale ai 6 litri. Nonostante siano in molti a chiamarlo “bonus rubinetti”, l’installazione di un lavandino di per sé non comporta alcun risparmio del consumo. Lo stesso si potrebbe dire per altri oggetti come ad esempio per il bidet.
Inoltre, per quanti intendessero svolgere i lavori, occorre ricordare due aspetti che potrebbero ridimensionare notevolmente il rimborso, oppure addirittura escluderlo totalmente. Il primo riguarda quei lavori che comprendono il sistema di risparmio idrico, come ad esempio il rifacimento del box doccia. In questo caso, non solo il box in questione sarà risarcibile limitatamente alla colonna doccia integrata e non a tutto il resto (piano, muratura, etc). Ma l’entità del lavoro rimborsabile dovrà essere indicata a parte in fattura. Bisogna cioè scorporare le spese della colonna rispetto a quelle del box doccia. In mancanza di questo dettaglio, il rimborso non sarà applicabile. Il pagamento dovrà peraltro essere effettuato con mezzo tracciabile.
Il secondo aspetto riguarda l’ordine di rimborso adottato. Il finanziamento non sarà erogato a tutti qualora le richieste pervenute dovessero superare la cifra stanziata. Questa corrisponde attualmente alla cifra di 20 milioni di euro. Ed in caso di eccedenza di richieste rispetto ai fondi, queste sarebbero considerate per ordine cronologico. Il rischio di essere esclusi è tangibile, similmente a quanto avvenuto per molti in occasione del click day del bonus terme.
Ultima chiamata scadenza a fine 2021 per il bonus fino a 1.000 euro, ma occhio perché alcuni lavori sono da scorporare
Il pagamento dovrà essere effettuato con mezzo tracciabile. Infine, non è prevista l’esclusione di alcuna fascia Isee, dunque il 2022 si potrebbe aprire con il rimborso da richiedere tramite portale. Il finanziamento non sarà però erogato a tutti qualora le richieste pervenute dovessero superare la cifra stanziata. Questa corrisponde attualmente alla cifra di 20 milioni di euro. Attenzione, quindi, da parte degli ultimi acquirenti dicembrini che vorrebbero approfittare del bonus. Infatti, in caso di eccedenza rispetto ai fondi, le richieste sarebbero considerate per ordine cronologico. Il rischio di essere esclusi sarebbe a quel punto tangibile.