Tachicardia e iperventilazione in determinate situazioni potrebbero essere spie di questa condizione spesso travisata

ansia

Il nostro corpo ci manda spesso dei segnali e dei messaggi che andrebbero ascoltati. Determinati stati, infatti, potrebbero non essere casuali ma indicare qualcosa.

È il caso di irritabilità e sensazione di spilli in mani e piedi che indicherebbero la carenza di questa preziosa vitamina.

Altre volte, poi, esprimerebbero altre condizioni delle quali potremmo saperne poco.

Tachicardia e iperventilazione in determinate situazioni potrebbero essere spie di questa condizione spesso travisata

Ovviamente non dobbiamo mai effettuare da noi diagnosi, le quali spettano sempre a un medico. Non ne abbiamo la preparazione, sbaglieremmo con il rischio di sopravvalutare o di sottovalutare i sintomi che ci si presentano.

Sarebbe però giusto conoscere qualcosa in più di alcuni disturbi, tanto più quando le idee al riguardo potrebbero essere approssimative.

Potrebbe capitare ad alcune persone di avvertire una forte dose di malessere in alcune situazioni. Questo si presenterebbe con i sintomi tipici di un attacco di panico: tachicardia, quindi battito del cuore accelerato, e iperventilazione, cioè respirazione rapida. Vi si aggiungerebbe poi la sensazione di caldo e la sudorazione.

Queste manifestazioni, come ripotato dall’Istituto Superiore di Sanità, potrebbero talvolta ricollegarsi all’agorafobia, una fobia complessa. Le fobie specifiche sarebbero scatenate da un determinato elemento, anche inaspettato come in un caso che abbiamo già visto.

Quelle complesse, sarebbero invece maggiormente limitanti poiché l’ansia e la paura si ricollegherebbero a circostanze e situazioni.

Cos’è l’agorafobia e quando si manifesta

L’agorafobia è un termine di etimologia greca, deriva dai termini agorà e fobia, letteralmente sarebbe paura della piazza. In effetti siamo abituati a considerarla quale paura degli spazi aperti.

Da quanto però possiamo apprendere dall’Istituto Superiore di Sanità, la definizione più diffusa sembrerebbe estremamente riduttiva.

Sarebbe invece più la paura di trovarsi in situazioni dalle quali non si può fuggire o nelle quali non si può ricevere aiuto. Queste potrebbero essere le più varie, non solo spazi aperti, ad esempio mentre si sta sui mezzi pubblici o visitando un centro commerciale.

Molto spesso l’agorafobia potrebbe essere una complicazione del disturbo di panico, un disturbo d’ansia caratterizzato da una profonda paura.

Chi ne soffre sarebbe portato a evitare circostanze e posti dove si è in precedenza verificato l’attacco di panico, poiché tornarvi creerebbe nuovamente ansia nei soggetti. Tale atteggiamento è detto elusione del rischio.

L’agorafobia sarebbe dunque una fobia in grado di condizionare oltremodo le persone, poiché potrebbe condurle a privarsi di varie esperienze ed azioni.

Inoltre, c’è da sottolineare come non sempre però si ricollegherebbe agli attacchi di panico. Alcune persone potrebbero non averne mai avuti ma comunque soffrire di agorafobia. In questo caso, timori irrazionali potrebbero comunque limitare fortemente il soggetto. Ad esempio, la paura di contrarre una malattia infettiva potrebbe portare a non frequentare mai posti affollati.

Tachicardia e iperventilazione in determinate situazioni potrebbero essere spie quindi di questa condizione spesso travisata e che è più complessa di quanto pensassimo.

La natura di tali sintomi in ogni caso dovrà sempre essere un medico ad accertarla.

Anche qualora dovessimo avere il dubbio di soffrire di agorafobia sarà bene consultare un esperto che potrà indicarci il giusto percorso da compiere.