Come anticipato in un report di fine agosto, la tenuta dei supporti ha tenuto a galla il titolo MAPS, ha fatto ripartire al rialzo le quotazioni che hanno guadagnato oltre il 25% da quei livelli. Adesso, però, attenzione a questo titolo azionario in quanto potrebbe presto virare al ribasso. Il raggiungimento dei massimi storici in area 4,55 euro, infatti, ha portato a un ritracciamento che ha adesso raggiunto un livello chiave che potrebbe condizionare il futuro del titolo nel medio periodo.
Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno raggiunto il supporto in area 3,87 euro che già più volte ha resistito alle spinte ribassiste. Questa forza potrebbe spingere nuovamente in alto il prezzo delle azioni MAPS verso nuovi massimi storici. Un primo indizio in tal senso si avrebbe con una chiusura settimanale superiore a 4,54 euro (II obiettivo di prezzo).
Nel caso in cui, invece, si dovesse andare al ribasso il I obiettivo di prezzo si trova in area 3,46 euro.
Ma quale scenario è quello più probabile?
Durante i primi sei mesi dell’anno l’azienda ha riportato un forte risultato con un miglioramento dei guadagni (+28% rispetto al primo semestre 2020), delle entrate (in aumento del 245% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e dei margini di profitto (15% in aumento rispetto al 5,6% del I semestre del 2020).
Dal punto di vista della valutazione, MAPS è sottovalutata secondo molti parametri. Ad esempio, il Price to Book ratio esprime una sottovalutazione di circa il 55%, mentre il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione di oltre il 60%. Anche il rapporto prezzo/utili esprime una sottovalutazione di oltre il 50% rispetto al settore di riferimento.
La raccomandazione media degli analisti che coprono MAPS è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione superiore al 35%.
Attenzione a questo titolo azionario in quanto potrebbe presto virare al ribasso: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario MAPS (MILMAPS) ha chiuso la seduta del 5 novembre in ribasso dello 0,25% rispetto alla seduta precedente a quota 4,01 euro.