Pochi sanno che la tachicardia potrebbe essere causata dal malfunzionamento di questa ghiandola

tachicardia

I segnali che il nostro corpo ci lancia non sono sempre facili da comprendere. A volte, infatti, dei sintomi che ci sembrano gravi, in realtà potrebbero nascondere un malessere passeggero. Al contrario, dei sintomi a cui diamo poco peso potrebbero nascondere qualcosa di serio.

Per questa ragione, è fondamentale rivolgersi ad un medico quando non stiamo bene. Egli ci prescriverà tutti gli esami necessari e noi capiremo se soffriamo di qualche patologia. Se necessario, poi, ci indicherà lui la cura adeguata per i nostri disturbi.

A proposito di sintomi, oggi parleremo di uno che può avvenire in modo abbastanza frequente e che è importante non sottovalutare. Infatti, pochi sanno che la tachicardia potrebbe essere causata dal malfunzionamento di questa ghiandola, scopriamo quale.

Il sintomo e le sue cause

Come ci indica l’Istituto Superiore di Sanità, la tachicardia è l’aumento della frequenza cardiaca a riposo. In pratica, senza che vengano fatti sforzi, i battiti del cuore al minuto aumentano.

In genere, se non stiamo facendo attività fisica di alcun tipo, i nostri battiti cardiaci dovrebbero essere compresi tra le 60 e le 100 pulsazioni al minuto. Se la frequenza supera le 100 pulsazioni, allora si parla di tachicardia. L’aumento dei battiti in alcune situazioni è normale, come quando si fa esercizio fisico o si sperimenta uno stress piuttosto intenso. Tuttavia, ci sono anche condizioni patologiche che possono portare questa condizione.

La tachicardia potrebbe avere sintomi che vanno oltre il battito accelerato, come ad esempio la difficoltà a respirare. Potrebbe anche sopraggiungere un senso di svenimento o un dolore al petto.

Pochi sanno che la tachicardia potrebbe essere causata dal malfunzionamento di questa ghiandola

Sempre secondo l’ISS, ci sono vari fattori che potrebbero portare la tachicardia. Tra questi troviamo l’abuso di alcool o di droghe, oltre al fumo. Altre cause potrebbero essere la febbre alta oppure degli effetti collaterali dovuti a particolari farmaci.

Ci sono, inoltre, cause patologiche, tra cui l’ipertensione o anche l’ipertiroidismo. Quest’ultima condizione consiste nell’eccessiva produzione di ormoni da parte della tiroide, la ghiandola posta nella parte anteriore del collo.

Questa ghiandola regola importanti funzioni corporee come la respirazione, la temperatura del corpo e anche il battito cardiaco. Uno scompenso alla tiroide, dunque, potrebbe causare problemi di cuore, in particolare la tachicardia.

Ovviamente, se sperimentiamo episodi di tachicardia, non dobbiamo pensare in alcun modo di diagnosticare da soli le cause, ma dobbiamo rivolgerci al medico.

Chi cerca dei cibi che potrebbero fare bene alla tiroide può leggere questo articolo.