Secondo le statistiche e i sondaggi popolari, i tre liquori più utilizzati dagli italiani in cucina sono rispettivamente: cognac, grappa e rum. Diciamo anche che fortunatamente uno dei tre è un prodotto tipico della nostra penisola. Oggi forse cuciniamo meno con l’aiuto dei superalcolici, però non possiamo dimenticare le straordinarie zuppe inglesi o i mitici tiramisù delle nostre nonne. Quando era domenica e andavamo a trovarle, ci ritrovavamo con il tasso alcolico elevato, dato l’utilizzo massiccio all’interno delle torte. Eppure, per non fare loro torto, facevamo anche il bis. Tanto da piccoli non dovevamo certo metterci alla guida. Vediamo in questo articolo i veri segreti che nessuno conosce per centrare l’acquisto del liquore più usato in cucina. Una mini guida un po’ particolare ma che può decisamente aiutare i nostri Lettori.
Il tipico liquore dei pirati
Quando parliamo di rum ci vengono in mente immediatamente i pirati. Portati negli ultimi anni nuovamente alla ribalta dalla serie cinematografica fortunatissima interpretata, tra gli altri, da Johnny Depp. Non dobbiamo però pensare che il rum venga solo dai Caraibi. Perlomeno oggi non è più così, visto che questo liquore si produce un po’ dovunque in tutti i continenti. Sicuramente la primissima distilleria di cui abbiamo notizie, datata 1700, viene proprio dalla zona caraibica. Legame naturale visto che qui le coltivazioni di canna da zucchero abbondano e il rum viene proprio dalla sua fermentazione e distillazione.
I veri segreti che nessuno conosce per centrare l’acquisto del liquore più usato in cucina
Acquistare il rum può essere decisamente una scelta personale, ma generalmente la clientela apprezza quello inglese e spagnolo. Hanno dei gusti più tradizionali, forse più amari, e sono più classici anche da utilizzare in cucina. Per non sbagliare, ricordiamoci che un vero rum invecchiato deve aver subito un processo di almeno 36 mesi. Quando decidiamo di acquistarlo, controlliamo bene l’etichetta che ci indicherà la zona di provenienza, la gradazione ma anche la quantità di zucchero aggiunto. È importantissimo riconoscere il Paese di provenienza proprio per la qualità, ma anche la destinazione d’uso del nostro rum. Per fare un esempio molto pratico, il classico rum giamaicano è di norma fermentato più a lungo. Un rum che venga invece da zone come la Martinica sarà molto più profumato.
Come avere il meglio dal rum
Probabilmente molti delle nostre Lettrici avranno ereditato la tradizione di usare il rum nelle torte e soprattutto nei dolci al cucchiaio. Cosa davvero pregevole, ma vorremmo segnalare una vera e propria chicca che pochissimi conoscono. Il rum è eccezionale se è servito con un tagliere di formaggi, ma anche con delle scodelline che contengano frutta secca. Allo stesso modo presentare ai nostri ospiti dei formaggi alle noci, assieme a un delizioso rum sarà davvero una sorpresa piacevolissima.
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