Se al suo esordio, intorno ai primi anni 2000, il bluetooth era una tecnologia piuttosto “bistrattata” e sottovalutata, oggi davvero non possiamo farne più a meno.
Chi oggi ha sui 30/40 anni si ricorderà di come venisse utilizzata per lo più per scambiarsi suonerie; sembra davvero una vita fa!
Non solo perché oggi neanche ci sogneremmo di scaricare e scambiarci quelle terribili suonerie, ma soprattutto per quanto ne abusiamo.
Effettivamente la tecnologia bluetooth, evolvendosi negli anni, ci ha permesso grandi cose.
Ascoltare musica e telefonare con gli auricolari wireless, utilizzare mouse senza dover passare 10 minuti a sciogliere fili, poter guidare in sicurezza grazie al vivavoce.
Una comodità che fino a pochi anni fa era impensabile, senza la quale molti avevano la pericolosa abitudine di utilizzare il telefono alla guida.
Nonostante questo, ci sono però molti profili ancora poco chiari sotto il punto di vista della sicurezza dei dati.
L’errore che in molti commettiamo con il bluetooth dell’auto e che mette a rischio la nostra privacy
Sta circolando proprio in questi giorni la storia di un uomo che pare aver scoperto il tradimento della moglie con il suo miglior amico, proprio grazie alla tecnologia bluetooth.
Avendo registrato entrambi i telefoni nell’abitacolo è bastato rientrare al momento sbagliato per agganciare la telefonata “hot” tra la moglie ed il miglior amico.
Se la storia non avesse anche i suoi risvolti “comici” questo dovrebbe semplicemente farci riflettere sulla sicurezza di questo mezzo, utilissimo ma a volte rischioso.
Non solo in caso di tradimenti in corso!
Non è proprio dell’ultimo minuto, infatti, la notizia che molti hacker attacchino anche attraverso questo mezzo, oltre che con sms ed email.
Ecco, quindi, l’errore che in molti commettiamo con il bluetooth dell’auto e che mette a rischio la nostra privacy, ed è il più grave: tenerlo sempre attivato.
Qualche accorgimento per garantire la sicurezza
Nonostante la tecnologia bluetooth sia ritenuta dagli esperti piuttosto sicura, la prudenza non è mai troppa. Alcuni dispositivi, infatti, si affidano ad un pin composto da sole 4 cifre.
Questo potrebbe consentire ad eventuali malintenzionati, soprattutto se esperti, di accedere ai nostri dati sensibili.
La prima cosa da fare è piuttosto ovvia: disattivare il bluetooth quando non è necessario, ad esempio proprio quando scendiamo dall’auto.
Non solo quando rientriamo in casa e non ci è più necessario, ma anche quando ci rechiamo in luoghi piuttosto affollati o se siamo connessi a linee WI FI pubbliche.
È importante inoltre memorizzare tra gli accessi consentiti solo i dispositivi ritenuti affidabili, e infine, se possibile, impostare autonomamente una password più lunga e complessa.
Questi sono solo alcuni consigli per proteggere ancor di più la nostra vita privata, di cui telefoni e tablet sono ormai i principali contenitori.
Diciamola tutta, talvolta anche “innocenti complici”.
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