Tutti amano il fantastico liquore delle nonne per riscaldare i freddi invernali

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Cosa c’è di meglio, quando a sera le temperature cominciano ad abbassarsi, di poter far rivivere insieme al fuoco del camino anche un vecchio liquorino? Le nostre nonne lo preparavano volentieri, ed era piacevole di gusto e facile a farsi. Così tutti amano il fantastico liquore delle nonne per riscaldare i freddi invernali.

L’uva sotto spirito, la preparazione dei chicchi

Forse ricordiamo le bottiglie di cristallo per liquori, in cui al fondo vi erano i grani d’uva. Un liquore che si preparava in casa, con facilità e nello stesso tempo buono da gustare, sempre in piccole dosi.

Vediamo allora come preparare in casa l’uva sotto spirito. Prima di tutto bisogna scegliere dei bei grappoli lunghi di uva bianca di tipo moscato, zibibbo o pizzutello. Si lavano i singoli grappoli e si mettono ad asciugare all’ombra.

Dai grappoli così asciugati si staccano con le forbici i chicchi più grossi, con l’accortezza di non romperli o danneggiarli. Inoltre si usano le forbici perché al chicco bisogna lasciare un po’ di picciolo.

Poi si prende uno spillo e si punge il chicco in due o tre punti sulla buccia, mettendoli poco per volta in un barattolo di vetro.

Tutti amano il fantastico liquore delle nonne per riscaldare i freddi invernali

Procuriamoci al supermercato un litro di alcol puro, lo mettiamo in una caraffa dove aggiungiamo 150 gr di zucchero, un bastoncino di cannella, 7 chiodi di garofano, e un pizzico di macis. Mischiamo per bene la miscela di spirito e spezie, e poi la versiamo nel barattolo che chiudiamo ermeticamente.

Lasciamolo così in credenza e riparato dalla luce. Lo apriremo dopo tre mesi per poterne assaporare il gusto particolarmente squisito.

Una buonissima versione con la grappa

Per una versione con la grappa, che è un altro ottimo liquore in cui mettere l’uva, seguiamo queste indicazioni.

Per questa ricetta prendiamo gli acini più piccoli che pigiamo su un setaccio. Si mette in bottiglia il succo d’uva raccolto e si aggiunge la corrispettiva quantità quadrupla di grappa. Se di succo d’uva ne abbiamo messo 200 ml, aggiungeremo 800 ml di grappa.

Una volta miscelati, si versa il contenuto nel barattolo dove ci saranno i grossi grappoli, preparati come descritto sopra, ma senza le spezie. Solo gli acini grossi, lavati, asciugati e punzecchiati.

Passati tre mesi otterremo l’uva sotto grappa, da un sapore unico, perché gli zuccheri dell’uva servono a mitigare il naturale gusto un po’ aspretto della grappa.

Vecchie ricette delle nonne che possono far rivivere i gusti antichi. Un liquore che se preparato in questi giorni si potrà gustare con soddisfazione a Natale.

Ecco anche un ottimo liquore digestivo dell’isola d’Ischia.