A molti di noi piace vivere in una casa pulita e ospitale. Talvolta, per renderla un luogo accogliente e unico ci piace personalizzarla con profumi e colori di nostro gusto. Per esempio, molti acquistano candele profumate (o addirittura molti le fanno da soli) che permettono di creare un’atmosfera familiare, rilasciando un buon profumo per la casa. Eppure servirebbe maggiore consapevolezza e una migliore informazione su questi prodotti, all’apparenza innocui. Bisogna infatti fare attenzione perché le candele profumate utilizzate in casa potrebbero provocare importanti problemi di salute se non si adottano queste precauzioni.
La Storia chimica di una candela
Sin dal 1825, presso il Royal Institute nella città di Westminster in Inghilterra, si tengono delle conferenze durante il periodo di Natale (Christmas Lectures). Uno degli iniziatori di questa tradizione è stato lo scienziato Michael Faraday. Nel 1848, Faraday tenne un ciclo di sei interventi in cui parlò della chimica e della fisica delle candele. Questa famosa serie di incontri viene ricordata come “La Storia chimica di una candela”. In essa è presente un’approfondita analisi sulla combustione, su quali siano gli elementi chimici necessari perché avvenga e quale sia il ruolo dell’acqua in questo processo.
Ovviamente, il suo interesse di scienziato si era focallizzato su un oggetto, le candele, utilizzato ampiamente in case e chiese: era quindi un argomento che tutti conoscevano dal punto di vista empirico. Quelle lezioni sono un esempio perfetto di come bisognerebbe insegnare le scienze.
Le candele profumate potrebbero provocare importanti problemi di salute se non si adottano queste precauzioni
Nella preparazione delle candele profumate, si aggiungono spesso fragranze e coloranti. Una volta rese volatili (grazie alla combustione) sono introdotti nell’organismo attraverso la respirazione. In numerosi studi si è andati a valutare quali composti volatili si liberino in seguito al consumo di candele profumate. Questi composti variano notevolmente, da quelli potenzialmente cancerogeni a quelli innocui. Solo per farne un rapido elenco, si possono trovare aldeidi, idrocarburi aromatici, benzene o toluene, formaldeide, CO2, PM10.
Persone esposte a candele profumate possono lamentare vertigini, mal di testa, irritazione delle mucose, problemi respiratori e gola secca o irritata. Gli idrocarburi aromatici che abbiamo visto nel precedente elenco sono associati a cancro alla vescica e a possibili modifiche del DNA.
Come riportato in un articolo pubblicato un paio d’anni fa (Adamowicz J et al, 2019), i livelli dei prodotti di combustione non hanno mai superato una soglia di pericolosità. Tuttavia, questi risultati possono variare a seconda del numero di candele accese contemporaneamente e alla grandezza della stanza. Considerando che generalmente le candele profumate vengono accese in ambienti piccoli come i bagni e le camere da letto, è giusto avere un atteggiamento di prudenza.
Qualche consiglio su come sceglierle e utilizzarle
I consigli per ovviare a questi rischi sono semplici: la stanza dovrebbe essere ventilata dopo aver utilizzato candele profumate per eliminare le sostanze chimiche accumulate generate durante la combustione. Dovremmo prestare attenzione alla qualità delle candele profumate utilizzate e cercare di evitare quelle di scarsa qualità a base di paraffina o sostanze artificiali. Dovremmo inoltre leggere sempre attentamente le etichette dove dovrebbero essere riportate le indicazioni di rischio (va da sé che la mancanza di etichette è già segno di uno scarso controllo della candela).