Più che una fase ribassista, negli ultimi giorni sembra essersi formato un pattern di lateralità. Sembra che i mercati internazionali non abbiano molta voglia di scendere. Il motivo è semplice ed è concentrato in pochi aspetti ma importanti: premio per il rischio a favore e mancanza di alternative di investimento redditizie. Inoltre, a livello congiunturale non si vedono particolari turbative. Infatti, i dati economici che vengono pubblicati, sia quelli contingenti che predittivi, al momento non vedono particolari problemi all’orizzonte per l’attuale crescita economica.
Questo significa che ogni ritracciamento continua ad essere un’ottima occasione per entrare in acquisto su titoli che presentano una buona impostazione grafica, meglio ancora se abbinata a una sottovalutazione
Oggi, il nostro Ufficio Studi, si concentra su questo tema: Piazza Affari mostra i muscoli con 3 titoli che ora potrebbero scattare al rialzo. Proprio ieri, ci siamo occupati di “Primo indizio rialzista sul Ftse Mib Future e ci sono 3 titoli che hanno in corso un segnale Buy” analizzando Azimut, ENI e Generali Assicurazioni, oggi invece, monitoriamo Banca IFIS, Banca Mediolanum e Tenaris (MIL:TEN).
In base ai nostri calcoli, mentre Banca Mediolanum ai prezzi attuali è sopravvalutata (fair value a 7,50), gli altri 2 titoli presentano margini di sottovalutazione fra il 15 ed il 20%.
Piazza Affari mostra i muscoli con 3 titoli che ora potrebbero scattare al rialzo
Banca IFIS, ultimo prezzo a 15,52. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale inferiore a 15,53, i prezzi potrebbero continuare a salire verso 16,50/18,25. Nel breve, pericolosa una chiusura giornaliera inferiore a 15,22.
Banca Mediolanum, ultimo prezzo a 8,942. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale inferiore a 8,636, i prezzi potrebbero continuare a salire verso i 10,01/10,50 e poi 11,20. Nel breve, pericolosa una chiusura giornaliera inferiore a 8,904.
Tenaris, ultimo prezzo a 8,82. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale inferiore a 8,262, i prezzi potrebbero continuare a salire verso i 10,10 e poi 11,25. Nel breve, pericolosa una chiusura giornaliera inferiore a 8,526.