Tutti quelli che usano un telefono cellulare da tanti anni sono abituati ad avere una scheda telefonica, chiamata anche SIM. Finora è stato lo standard per la trasmissione di dati mobili un po’ ovunque nel Mondo. Ultimamente, però, si sta diffondendo una nuova tecnologia chiamata eSIM.
In questo articolo spiegheremo perché sempre più persone si stanno interessando a questo nuovo sistema per la telefonia mobile: quanto costa, a quali offerte specifiche si può accedere e tutti i dettagli da conoscere.
L’istituto di ricerca MarketsandMarkets ha realizzato uno studio secondo il quale, nel 2017, il mercato delle eSIM valeva circa 253,8 milioni di dollari. Le stime per il 2023 sono di ben 978,3 milioni di dollari!
Non si può perdere né danneggiare
Le eSIM sono praticamente versioni completamente virtuali delle care, vecchie SIM a tessera a cui i possessori di smartphone sono ormai abituati da anni.
Impossibili da perdere, perché totalmente digitali, per essere attivabili hanno bisogno di cellulari compatibili con quel tipo di tecnologia. In sostanza, non occorre più una scheda fisica con chip da inserire nel proprio dispositivo per avere un numero di telefono e i relativi servizi. I costi per passare a una eSIM sono di norma molto contenuti, meno di dieci euro.
I consumatori italiani possono già trovare diverse offerte dedicate che si possono abbinare a uno smartwatch, con il quale ci si può connettere a Internet, inviare messaggi e telefonare anche senza avere fisicamente un telefono. Le eSIM vengono ancora vendute come supporti virtuali in sola sostituzione delle SIM tradizionali, non ancora come prodotto a sé stante.
Sempre più persone si stanno interessando a questo nuovo sistema per la telefonia mobile
Il costo per la sostituzione varia a seconda dell’operatore cui ci si rivolge. Di norma, in fase di attivazione di una nuova offerta è prevista una spesa aggiuntiva che in media si attesta sui 4 euro. Dobbiamo poi sommare il costo di attivazione dell’offerta. Già, perché anche i clienti di un operatore “tradizionale” possono passare a quelle virtuali: l’importante è che sia compatibile con il servizio. Basta recarsi in negozio oppure addirittura online in pochi minuti: è sufficiente inquadrare con la fotocamera un apposito QR Code che verrà fornito dall’operatore, registrare il profilo via Internet e il gioco è fatto.
Il mercato delle eSIM in Italia è molto giovane, con i primi esemplari arrivati solo nel 2019, anche se il progetto è nato nel 2010. Il primo dispositivo a poter utilizzare questa tecnologia è stato uno smartwatch di Samsung, il Gear S2.
In Inghilterra, il Beecham Research ha potuto constatare con uno studio che il 78% degli intervistati possiede già una eSIM o prevede di utilizzarla. Truphone prevede, infine, che entro 2025 il 90% delle tessere in circolazione saranno eSIM.
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