Rispetto a quelli in spugna che sono particolarmente ingombranti, gli accappatoi in microfibra occupano davvero poco spazio. Diventano insostituibili soprattutto per chi viaggia e deve inserirli nel bagaglio a mano. Ma ugualmente comodi si rivelano per coloro che praticano sport e si lavano negli spogliatoi di piscine e palestre. Si ripiegano facilmente e anche in lavatrice lasciano ampio spazio ad altri indumenti, diversamente da quanto accade con le spugne dei tradizionali accappatoi. Nonostante tali vantaggi tanto i teli quanto gli accappatoi in microfibra emanano un cattivo odore che richiama quello dei panni umidi. Tale olezzo li rende assai sgradevoli all’olfatto tanto che bisogna sostituirli frequentemente con altri nuovi. Pur tuttavia invece di buttare l’accappatoio in microfibra che puzza di muffa ecco 3 efficacissimi trucchi per farlo profumare.
La nostra Redazione ha già suggerito 3 sorprendenti soluzioni per rendere gli asciugamani morbidi e il bucato profumatissimo in modo naturale senza ammorbidente. E ciò perché molto spesso quell’odore di umidità non si avverte solo sui prodotti in microfibra, ma anche sulle spugne di cotone. E accade soprattutto durante la lunga stagione invernale quando asciugamani e teli impiegano più tempo ad asciugarsi. In tal caso resta consigliabile effettuare l’asciugatura con un elettrodomestico che non dovrebbe mancare a chi ha poco tempo da dedicare al bucato. E conviene anche sgomberare il campo da inutili pregiudizi su quanto consuma un’asciugatrice e capire piuttosto quale modello acquistare per abbattere i costi dell’energia elettrica.
Invece di buttare l’accappatoio in microfibra che puzza di muffa ecco 3 efficacissimi trucchi per farlo profumare
La prima mossa vincente prevede la rinuncia all’utilizzo dell’ammorbidente. Esistono infatti soluzioni alternative per lavare gli asciugamani che puzzano, togliere l’odore di muffa e far profumare il bucato con rimedi naturali. Il lavaggio con l’ammorbidente invece crea uno strato fra la parte interna ed esterna del tessuto in microfibra. Tale barriera rende piè difficoltoso il risciacquo e impedisce all’acqua di penetrare nel tessuto eliminando residui di detersivo.
Inoltre la microfibra tende a non asciugarsi completamente e di conseguenza ad impregnarsi di quel tipico sentore di muffa. Altro trucco cui ricorrere consiste nell’utilizzare piccole scaglie di sapone di Marsiglia che è meno aggressivo di altri detersivi in commercio. Infine è preferibile aggiungere un cucchiaio di bicarbonato di sodio nella vaschetta della lavatrice, ma non in associazione all’aceto. Conviene inoltre avviare un lavaggio a vuoto almeno ogni 4 settimane ad alte temperature per ripulire cestello e oblò dallo sporco più resistente.