Per riprendere a praticare sport in palestra a settembre dobbiamo conoscere e rispettare queste nuove regole

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La ripresa dello sport in palestra a partire dai prossimi giorni sarà diversa dagli anni precedenti la pandemia. Intanto cogliamo il dato positivo e cioè quello di provare a ripartire con le palestre attive con la speranza che non vengano più chiuse. E molto dipende anche dalla collaborazione di tutti i frequentatori degli ambienti e dal rispetto delle nuove regole che sono raccolte in un documento di sintesi stilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo sport.

Cosa cambia

Sviscerando il documento, proviamo a riportarne i punti salienti. Innanzitutto, per entrare e accedere alla sale in palestra occorre mostrare il Green Pass. L’obbligo c’è per “piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra limitatamente alle attività al chiuso”. Al di là di favorevoli o contrari, la regola è questa e riguarda tutti quanti hanno un’età superiore ai 12 anni.

Altri sport

Il Green Pass è obbligatorio anche per chi svolge attività come danza, arti marziali, ginnastica artistica, yoga, acquagym o spinning. A questo occorre aggiungere il rispetto, reale, delle normali misure di sicurezza e cioè obbligo di mascherina tranne il momento della doccia e dell’allenamento. Ancora misurazione della temperatura all’ingresso, igienizzazione delle mani, distanza interpersonale di almeno due metri e 7 metri quadrati per il nuoto.

Per riprendere a praticare sport in palestra a settembre dobbiamo conoscere e rispettare queste nuove regole

Per i piccoli di età inferiore ai 12 anni per ovvi motivi non c’è l’obbligo di Green Pass. Però vige l’obbligo per l’accompagnatore (che dovrà essere uno solo) ed esibire la certificazione verde all’ingresso. A vigilare sul rispetto di tali disposizioni saranno organi preposti come le forze di polizia e le Asl. Ancora il Dipartimento per lo sport in accordo con gli enti riconosciuti dal Coni o dal Cip (Comitato italiano paralimpico). Il monitoraggio e l’esito dello stesso viene raccolto ogni 15 giorni circa per garantire un controllo sull’andamento della situazione e sulla validità e rispetto delle norme.

Per gli sport all’aperto

La pratica di sport all’aperto non prevede l’obbligo di Green Pass a meno che non lo richieda il singolo impianto soprattutto per gli spogliatoi, docce o servizi igienici al chiuso. Per la fruizione di impianti esterni come campi da tennis o calcio e piscine all’aperto, si può compilare un’autocertificazione in cui si specifica la frequenza di quei luoghi in particolare. L’utente, quindi, certificherà che non frequenterà poi le zone al chiuso, compreso bar. Fin qui le indicazioni principali per accedere ad impianti sportivi e palestre al chiuso con l’auspicio di un anno migliore rispetto all’andamento della pandemia.

Per riprendere a praticare sport in palestra a settembre dobbiamo quindi conoscere e rispettare queste nuove regole.