Eurostoxx e il suo ritorno all’origine

Portofino

La fase di incertezza che ha caratterizzato i mercati in ambito europeo, è ben rappresentata dalle dinamiche dell’indice Eurostoxx, al quale dedichiamo la presente analisi.

Il movimento che ha inquadrato le quotazioni dell’Eurostoxx dalla fine dello scorso settembre, è da considerare come un’evidente ripresa del trend rialzista di lungo, che si era interrotto sui massimi di febbraio 2011.
Avevamo previsto tale ripresa in prossimità dei minimi di fine settembre 2011, ed i fatti hanno confermato tale nostra proiezione.
Nel breve termine, il movimento in corso ha, prima, rotto al ribasso una trend line supportiva, orginatasi a fine novembre 2011, e, a partire dal 21 febbraio, si è generato un trend laterale, che ha generato una sorta di triplo massimo in area 2557-2560.
Accumulazione, in vista di nuove riprese, o redistribuzione, prima di un ribasso?
Attualmente, diverse tecniche di analisi sembrano propendere per la secondo ipotesi.

Vediamo perché.
Intanto, andando a ritroso sul grafico, osserviamo che tale livello resistenziale ha una certa valenza, trovandosi anche in prossimità di due livelli interessanti:
i massimi di giugno 2009 ed i minimi di agosto 2010.
Si tratta, quindi, di un’area di prezzo che, vicendevolmente, ha giocato talora da supporto, talora da resistenza statica, cambiando la propria polarità.

Considerando peraltro il time frame giornaliero, notiamo una situazione di ipercomprato, in base alla tecnica dell’oscillatore correlato a PDB, una sorta di oscillatore ciclico, che ora evidenzia come ciclicamente il trend dovrebbe trovarsi in prossimità di un punto di flesso ribassista.
Interessante, usando analoga tecnica, la posizione in cui si trova l’indice, su time frame mensile.
Lo troviamo, infatti, con la barra mensile al di sopra della fascia superiore dell’oscillatore correlato a PDB, ma con le quotazioni attuali in corrispondenza dei massimi e praticamente coincidenti con l’obiettivo del ritorno all’origine.

Altre conferme della valenza resistenziale delle attuali quotazioni si desumono dalla corrispondenza delle attuali quotazioni con i livelli di massimo, proiettati da GMPM a livello settimanale e mensile.
Unitamente a tali considerazioni, non possiamo poi tralasciare quanto proiettato dal nostro frattale, cui sono stati dedicati altri articoli.

Solo una confermata ripresa delle quotazioni sopra il livello di 2560 potrà quindi decretare la fine dell’attuale fase laterale in senso rialzista..
La ripresa di una chiara direzionalità ribassista, si avrebbe, invece, in caso di rottura del primo livello di supporto dinamico, ora transitante attorno a 2460, con conferma sotto 2437, livello di supporto statico, e tale ribasso avrebbe, come primo obiettivo, il bordo inferiore dell’attuale canale di medio, attualmente intersecante l’area 2290.
Viceversa, la rottura dell’attuale area resistenziale, a 2560, coinciderebbe con la conferma di un testa e spalle rialzista in possibile fase di formazione ed avrebbe, come primo obiettivo, l’area 2680.

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