Visto l’andamento delle ultime sedute, settimana prossima capiremo se abbiamo assistito al classico rimbalzo del gatto morto o il petrolio è pronto a ripartire
Dopo il ribasso che ha portato le quotazioni del petrolio da area 76,5 dollari giù fino in area 62 dollari, c’è stato un rimbalzo che ha riportato nuovamente il prezzo del petrolio in area 69 dollari.
Prima di discutere la situazione sui principali time frame, andiamo ad analizzare le cause che hanno provocato questo rimbalzo del prezzo del greggio.
Il prezzo del petrolio è salito durante la settimana appena conclusasi a causa dell’interruzione delle forniture provenienti dal Golfo del Messico. La tempesta tropicale Ida, infatti, dovrebbe colpire la costa del Golfo questo fine settimana. Tuttavia, il miglioramento della produzione in Messico, l’aumento dei casi di coronavirus e i dati economici misti dagli Stati Uniti e dalla Cina hanno controbilanciato la salita dei prezzi.
La situazione, quindi, è molto delicata. In questi casi bisogna rispettare scrupolosamente la rottura dei livelli chiave che andremo a discutere nelle prossime sezioni.
Settimana prossima capiremo se abbiamo assistito al classico rimbalzo del gatto morto o il petrolio è pronto a ripartire: le indicazioni dell’analisi grafica
Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 27 agosto a quota 68,67 dollari in rialzo del 1,31% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo del 11,01% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Time frame giornaliero
La proiezione in corso è rialzista e ha raggiunto area 69 dollari che già in passato aveva frenato l’ascesa delle quotazioni. Per le prossime sedute, quindi, bisogna monitorare con estrema attenzione questo livello in chiusura di giornata. La sua rottura, seguita da quella del II obiettivo di prezzo in area 70,74 dollari, farebbe scattare le quotazioni verso il III obiettivo di prezzo in area 75,16 dollari.
Una forte ripresa del ribasso, invece, passa per una chiusura giornaliera inferiore a 66,18 dollari.
Time frame settimanale
Su questo time frame i livelli chiave da monitorare sono 2: area 66,05 dollari e area 69,2 dollari.
Una chiusura settimanale inferiore a 66,05 dollari potrebbe far precipitare le quotazioni del petrolio in area 55 dollari, prima, e area 45 dollari, poi.
Qualora, invece, si dovesse partire al rialzo (chiusura settimanale superiore a 69,2 dollari) gli obiettivi sono quelli indicati in figura dalle linee tratteggiate rosse.
Time frame mensile
Sul mensile, invece, è stata raggiunta la massima estensione rialzista in area 76,8 dollari (massimo di periodo a 76,7 dollari) e questo potrebbe determinare quanto meno un ritracciamento.
Sono ancora valide, quindi, le conclusioni riportate nei report precedenti:
nelle prossime settimane potremmo assistere a una discesa fino in area 53/56 dollari prima di una ripartenza al rialzo. Una chiusura settimanale sotto questi livelli, invece, aprirebbe le porte a un ribasso più duraturo e profondo.