Molti di noi in alcuni periodi dell’anno si trovano a convivere con uno sgradevole senso di spossatezza che spesso si accompagna a dolori articolari. A questi si aggiungono talvolta anche un persistente mal di testa, gonfiore a mani e piedi, oltre alla tachicardia. Eppure un primo rimedio lo fornisce proprio l’alimentazione tanto che ne bastano 4/5 grammi a pranzo per combattere spossatezza, tachicardia e pressione alta. Se tali fenomeni perdurano e diventano una condizione di malessere permanente è opportuno sottoporsi ad indagini ed esami clinici specifici. Soprattutto quando si supera la mezza età potrebbero insorgere patologie assai comuni che comunque conviene diagnosticare per tempo e curare. Già per esempio questi 3 sintomi a 50 anni svelano che il colesterolo cattivo è alto e che bisogna correggere l’alimentazione e praticare attività motoria.
Allo stesso modo più della debolezza questi sintomi negli adulti indicano difese immunitarie basse con rischio di tumori e Alzheimer. E sappiamo anche che quando il sistema immunitario va in tilt il nostro organismo è maggiormente esposto all’aggressione di malattie e infiammazioni. Talvolta è sufficiente integrare il proprio regime alimentare con alcune vitamine per registrare già in breve tempo un netto miglioramento in termini di benessere psicofisico. Potrebbe infatti trattarsi di una semplice carenza cui è possibile sopperire con una scelta oculata di alcuni nutrienti essenziali. Probabilmente pochi sanno che non uova e funghi ma questi 3 cibi hanno più vitamina D contro debolezza e dolori articolari.
Più della debolezza questi sintomi negli adulti indicano difese immunitarie basse con rischio di tumori e Alzheimer
Di solito quando aumenta lo stress e le giornate sono pieni di impegni e di compiti da svolgere a ritmi sostenuti il sistema immunitario si indebolisce. Inoltre occorre considerare che, secondo quanto uno studio conferma, con l’avanzare dell’età si registra comunque un fisiologico indebolimento delle barriere immunitarie. Ciò determina una maggiore esposizione all’aggressione da parte di malattie neurodegenerative e autoimmuni e l’avanzate delle cellule tumorali. Oltre alla debolezza l’abbassamento della barriera immunitaria si manifesta anche tramite emicranie persistenti, dolori a muscoli e articolazioni, perdita di capelli, tosse, mal di gola.
Se tali sintomi sono tra i più comuni, ve ne sono altri che comunque derivano da un inefficiente sistema immunitario. Fra gli apparati più vulnerabili quando le reazioni immunitarie perdono di efficacia vi è quello intestinale. Il che equivale a dire che spesso si possono registrare stitichezza, gas intestinali, scariche diarroiche, acidità e bruciore di stomaco. L’indebolimento del sistema di difesa espone infatti il tubo digerente e l’apparato intestinale all’attacco di agenti patogeni che sono all’origine di infiammazioni e patologie autoimmuni.