Mercati ed il loro punto di non ritorno Intervista a Gian Piero Turletti

ProiezionidiBorsa

Il Dott. Gian Piero Turletti è Autore degli ebooks Magic Box in 7 passi e Metodo RCM Edizioni Proiezionidiborsa nonchè componente di spicco dello Staff di Proiezionidiborsa.

E’ un consulente in tema di progettazione e organizzazione aziendale. E’ esperto sia di borsa e analisi finanziarie, che di azienda e di problematiche d’impresa; ha anche conseguito un master di specializzazione in organizzazione aziendale.

 

LE PAROLE DI PUTIN PAIONO EVOCARE SCENARI CATOSTRIFICI DA OLOCAUSTO NUCLEARE: E’ POSSIBILE CHE SI SCENDA NELLA CRISI SINO AD UN PUNTO DI NON RITORNO?

Questi scenari apocalittici non tengono conto della storia, né delle prospettive relative alla dimensione tecnologica di armamenti e strategie militari.

Dopo la seconda guerra mondiale, la circostanze che entrambe le parti, Patto di Varsavia e Nato, possedessero entrambi arsenali nucleari ha innestato quell’equilibrio del terrore, che ha garantito che ci fosse solo e soltanto una cosiddetta guerra fredda, fatta di contrapposizioni ideologiche e schermaglie verbali, ma mai arrivata ad un punto di non ritorno.

L’uso delle armi nucleari da parte di uno dei contendenti scatenerebbe una controreazione, e questo dissuade tutti dallo scatenare scenari apocalittici.

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MA NEL SECONDO DOPOGUERRA ABBIAMO COMUNQUE ASSISTITO A SCONTRI BELLICI, IN CUI LE OPPOSTE PARTI ERANO APPOGGIATE DAGLI OPPOSTI SCHIERAMENTI GEOPOLITICI, CHE FACEVANO CAPO AD URSS ED USA. QUINDI UN CONFLITTO RESTA POSSIBILE?

Nell’attuale situazione ucraina, il conflitto è già in atto, ma, appunto come insegnano i precedenti storici, resta limitato alle parti direttamente in conflitto, senza arrivare ad uno scontro tra russi e americani o comunque filooccidentali, proprio per evitare un’escalation.

E’ da escludere un conflitto diretto tra Russia e Nato o tra Russia ed USA.

PERCHE’ QUINDI PUTIN EVOCA SCENARI DA OLOCAUSTO?

Per rafforzare la propria leadership sul fronte interno, facendo la parte del duro.

QUALI CONSEGUENTE PORTERA’ IL CONFLITTO?

In parte le abbiamo già viste, in particolare deflazione e correzione sulle borse.

Ma statisticamente, la storia ci dice anche che dopo una prima fase negativa, le borse tendono a riprendersi in una seconda fase, in prossimità della conclusione di un conflitto, anche in vista del classico periodo di espansione che, solitamente, accompagna un periodo postbellico.

In questo caso, inoltre, la dinamica borsistica è condizionata dalle prospettive del quantitative easing in chiave europea.

NEL COMPLESSO, QUALE SENTIMENT HANNO ESPRESSO I MERCATI AZIONARI NEL BREVE TERMINE?

Sostanzialmente rialzista, coerentemente con la view ottimista che ho descritto sopra.

Sotto il profilo tecnico, il ribasso si è infatti arenato su chiusure in corrispondenza con il supporto dinamico di breve, evidenziato dal metodo Magic box.