Per preparare un buon piatto a base di tonno, dobbiamo avere a disposizione dei prodotti freschi. Il segreto è quello di saper acquistare del pesce di qualità, non solo per gustarne al meglio il sapore, ma anche e soprattutto per tutelare la nostra salute. Molto spesso capita che delle persone finiscano in ospedale con gravi sintomi di intossicazione dopo aver mangiato un piatto preparato con il tonno fresco. In questa breve guida vedremo come capire quando il tonno fresco è pieno di nitrati e si rischia un intossicazione per finire poi in ospedale. C’è un semplice accortezza da prendere prima di acquistarlo e cioè guardarne bene il colore.
Ecco come capire quando il tonno fresco è pieno di nitrati e si rischia un intossicazione
Molte persone pensano che un buon filetto di tonno debba avere una bella tonalità di rosso intenso. Invece non è sempre così.
Per ottenere il colore rosso, tipico della pregiata specie Thunnus thynnus, spesso si falsifica il tonno a pinne gialle, quello più diffuso e meno pregiato.
Infatti, la pesca del tonno rosso è severamente regolamentata, perché è una specie in via di estinzione. La carne del tonno a pinne gialle è molto più rosata e per renderla scura e simile a quella del tonno rosso viene trattata con sostanze chimiche come i nitrati e nitriti, in quantità superiori rispetto a quelle consentite dalla legge.
Se le iniezioni di nitrati contengono un quantitativo superiore c’è il rischio, per chi mangia il tonno, di andare incontro a delle reazioni allergiche o delle intossicazioni. Se ci troviamo davanti a delle belle fette di tonno, dobbiamo essere prudenti e non acquistare quelle che ci appaiono di un rosso brillante e innaturale, perché potrebbe essere contraffatto.
Il motivo? Il tonno rosso, quello autentico, ha delle sfumature scure che vanno nel marrone.