La terza Lezione di Carlo Pezzini

Portofino

Dopo aver parlato nei giorni scorsi di Beta e Deviazione Standard oggi tratteremo di un altro indicatore che ci consente l’analisi di una attività finanziaria: R-quadro. L’utilizzo di questo indicatore ci permette rilevare il RISCHIO SPECIFICO del fondo preso in esame, che si delinea in quella percentuale di performance non spiegabile con l’andamento del mercato – benchmark- di riferimento.
Il rischio specifico di un fondo è dato da 100-Rquadro. Nel caso il risultato sia maggiore di 25 si è in presenza di una componente gestionale autonoma, qualora invece sia minore (di 25) indica che si è in presenza di un fondo indicizzato al mercato di riferimento.
R-quadro misura in percentuale le oscillazioni di un fondo che dipendono dalle oscillazioni del benchmark, pertanto in presenza di R-quadro uguale a 100 vuol dire che le oscillazioni del fondo sono totalmente dipendenti da quelle del mercato di riferimento (ad esempio ETF).
Detto si può applicare per analizzare il significato del coefficiente Beta: se R-quadro è vicino a 100 anche il valore di Beta è più affidabile, invece se R-quadro è basso di conseguenza anche Beta sarà meno indicativo.
Qualora un investitore si interessato ad un fondo che tenga un buon livello di correlazione con l’indice di riferimento, deve selezionare fondi con presentano un R-quadro alquanto vicino a 100…. In caso contrario perderà l’importanza anche la comparazione con l’indice di riferimento in quanto il –campo- dove interviene il gestore è molto meno definito.