L’ingrossamento di fegato e milza devono preoccuparci in questi casi

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L’ingrossamento dell’addome e la comparsa di vari malesseri sono segnali che possono presentarsi fin dal primo mattino, dopo una serata smodata a tavola. Oppure una notte “alcolica”, passata a bere sotto le stelle.

La sensazione di pesantezza e di stress si risolve nel giro di pochi giorni, adottando un regime di semi digiuno. Oppure seguendo un’alimentazione leggera e vegetariana, accompagnata da molta acqua.

Ma se i sintomi proseguono e cominciamo ad accusare piccoli dolori, le cose cambiano. Iniziamo distinguendo se il gonfiore è localizzato più a destra o a sinistra e se accompagnato da scariche intestinali. E poi andiamo a farci vedere dal medico. L’ingrossamento di fegato e milza devono preoccuparci in questi casi che affronteremo oggi con gli Esperti di Salute di ProiezionidiBorsa.

L’ingrossamento del fegato è uno strascico del contagio da Covid 19

Un gonfiore localizzato a destra sopra l’inguine è una spia importante. Osserviamo le dimensioni del nostro fegato, se lo sentiamo pesante, sporgente, ingrossato.

Un aumento di volume epatico di solito si verifica in modo graduale, senza sintomi. È causato da un accumulo di grasso, prodotto da una dieta troppo ricca di lipidi e calorie dopo i 40 anni. Accade insomma quando non sappiamo dire di no a lasagne, dolci e fritti.

Ma di recente la vulnerabilità epatica è emersa anche come strascico del virus Covid 19. Le persone contagiate possono sviluppare una forma di epatite anche come reazione a un massiccio trattamento farmacologico.

Il fianco destro diventa dolente, la pelle sembra giallognola e il bianco degli occhi non è più candido. Un’accelerazione del gonfiore e uno strano indolenzimento che compare nel giro di pochi giorni, sono campanelli di allarme molto seri. Il medico di base praticherà un’ecografia e richiederà un controllo dei valori epatici, primo fra tutti quello di particolari enzimi detti transaminasi.

L’ingrossamento di fegato e milza devono preoccuparci in questi casi

Se temporeggiamo troppo e rimandiamo la visita, il dolore può anche estendersi al resto dell’addome. In particolare, a sinistra, interessando organi insostituibili come il pancreas o delicati come la milza.

L’ingrossamento della milza può verificarsi in pochi giorni ed è opportuno, a questo punto, correre al pronto soccorso. La pericolosa infiammazione della milza, per cause provenienti da un fegato trascurato, si chiama splenomegalia.

Può accompagnarsi a sintomi spesso confondibili con altro come nausea, vomito. E senso di sazietà anche se non abbiamo mangiato niente.