Il melone è uno dei frutti simbolo dell’estate. A fette con il prosciutto crudo o a cubetti nella macedonia, in questo periodo tutti ne abbiamo quasi sempre uno in frigorifero.
È buono, fresco, leggero e spesso ci aiuta per improvvisare pranzo o cena all’ultimo minuto.
Non a caso, nell’ultimo periodo il team di ProiezionidiBorsa se ne è occupato spesso. Fondamentali a tal proposito i 2 articoli sulla scelta e la conservazione:
- Gli straordinari metodi che in pochi conoscono per conservare al meglio il melone e poterlo assaporare in tutta la sua bontà
- I 5 trucchetti per scegliere questo tipico prodotto estivo e portare in tavola un frutto succoso e saporito al punto giusto dal profumo intenso
C’è però un’altra cosa che è bene sottolineare. Ne stiamo proprio per parlare in questo articolo.
Il passaggio che molti saltano dopo aver acquistato un melone ma che è fondamentale
Il melone va lavato esternamente. Anche se si tratta di un frutto che si consuma dopo averlo sbucciato, è comunque molto importante lavare la buccia. Il melone è infatti a rischio di contaminazione in tanti passaggi, dalla coltivazione fino alla preparazione finale.
Il melone cresce a terra e pertanto è costantemente a diretto contatto con pesticidi, fertilizzanti, feci di animali, acqua piovana… Tutti elementi che favoriscono la proliferazione di batteri. Senza contare che la buccia ruvida e retata del melone stesso facilita l’attecchirsi di qualsiasi agente patogeno.
Ma non solo, come ben sappiamo il melone è ricco di zuccheri e di acqua, un mix di elementi che costituiscono l’habitat ideale per la vita dei microrganismi. Avendo poi un pH neutro, il melone non è abbastanza acido per creare una naturale barriera contro i batteri.
Il rischio contaminazione continua anche durante la fase di raccolta. Il melone viene infatti raccolto a mano e quindi continuamente manipolato.
I rischi maggiori
Trattandosi di un prodotto da consumare crudo, il rischio intossicazione alimentare è davvero molto forte. Nello specifico le contaminazioni possibili sono con la Listeria, l’Escherichia coli enteroemorragico e la Salmonella.
Ora le cose sono piuttosto chiare: il passaggio che molti saltano dopo aver acquistato un melone ma che è fondamentale.
Dopo quanto detto, è sottinteso che anche la fase di sbucciatura e taglio del melone sono assai delicate. Chi esegue queste operazioni deve avere mani perfettamente pulite, utilizzare un coltello altrettanto pulito e appoggiarsi su un piano da lavoro perfettamente igienizzato.
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