Covid, Borse e crescita cinese: il punto della situazione

Borse

Ieri i listini azionari hanno subito una pesante battuta d’arresto, legata a molteplici fattori.

La pandemia, come previsto, ha giocato un ruolo di rilievo.

Quando molti si aspettavano di andare verso una sorta di liberi tutti, le curve pandemiche di diversi Paesi hanno smentito queste aspettative, compresa la nostra.

Sul piano internazionale la Cina ha poi giocato un ruolo non indifferente nelle dinamiche azionarie di ieri, con la prospettiva che le previsioni sulla crescita economica vengano smentite dalla realtà.

Ma procediamo con ordine, e vediamo come stanno le cose.

Covid, Borse e crescita cinese: il punto della situazione

Il Covid, come previsto proprio in questo articolo, presenta ormai una dinamica consolidata.

In base ad alcune proiezioni, ad un certo punto parrebbe che la curva sia destinata ad esaurirsi, anche a fronte di misure come la campagna di vaccinazioni in corso.

A quel punto, però, esplicano tutto il loro effetto nuove varianti, che modificano lo scenario complessivo verso una ripresa dei nuovi contagi.

Avevamo indicato con chiarezza tale rischio e che questo fosse elemento potenzialmente destabilizzante per le Borse, ed è quanto verificatosi. Comunque tale elemento, da solo, a nostro avviso, non è in grado di modificare strutturalmente il quadro di medio termine.

Vedremo nel prosieguo perché.

Crescita cinese

Da molto tempo anche esponenti del partito comunista cinese hanno criticato le stime troppo ottimistiche, fornite dalle comunicazioni ufficiali.

Spesso queste stime sono state quindi considerate non veritiere e probabilmente non deve costituire una sorpresa che ora siano state riviste al ribasso.

Anzi, più che una rivisitazione al ribasso di precedenti stime, si tratterebbe, invece, di stime semplicemente più realistiche, rispetto a quelle edulcorate per motivi ideologici.

Ovviamente anche tale fattore ha avuto il suo peso sui mercati.

Le Borse

A nostro avviso, soprattutto il fattore Covid gioca un ruolo di primo piano nell’appesantire i listini.

Ma al momento si tratta solo di una dinamica correttiva.

Mancano, infatti, alcuni elementi.

In primis, va richiamata, per l’ennesima volta, la circostanza che modifiche di ampia portata del trend sono state anticipate da vari anni a questa parte, da una inversione della curva dei rendimenti, con particolare riferimento a quella statunitense.

Circostanza per ora non verificatasi.

In altri termini occorre che i timori di una ricaduta nella pandemia e nelle sue conseguenze economiche si trasferiscano sulla curva dei rendimenti.

La situazione tecnica

Occorre peraltro considerare anche la situazione tecnica, che ovviamente ha caratteristiche diverse sui vari listini azionari.

Consideriamo quindi il principale indice a stelle e strisce, lo S&P 500, per l’elevata influenza e correlazione che presenta con le principali Borse internazionali.

Partiamo dal seguente grafico.

Cicli medio termine su S&P 500

Si evidenzia una situazione analoga a quella esaminata ieri sul Dow Jones.

Saltando alcuni passaggi, del tutto analoghi a quelli considerati nell’articolo di ieri sul Dow, l’indice si posiziona nella parte iniziale del secondo sottociclo di un ciclo di medio.

Il primo sottociclo si è concluso al rialzo e ne consegue che il trend dovrebbe proseguire al rialzo.

In ogni caso, per avere modifiche strutturali di questo trend di medio, dovremmo osservare alcuni segnali di inversione.

In primis, la rottura ribassista della trend line nera positivamente inclinata.

Poi la rottura del minimo di inizio sottociclo.

Conclusioni

A proposito di Covid, Borse, crescita cinese e quale sia il punto della situazione, possiamo dire che alcuni fattori, come previsto in pregresse analisi, soprattutto il Covid, sono in grado di gettare panico sulle Borse.

Ma per un’inversione del trend occorrono alcune indicazioni di conferma, al momento assenti.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT