Quando si parla di patologie serie e incurabili, spesso non si sa come prevenire il loro insorgere se non con uno stile di vita sano. In particolare, per quanto riguarda il Parkinson, non sempre si conoscono quali sono le abitudini da seguire e quali evitare per scongiurarlo.
Eppure, diversi studi recenti hanno identificato tre fattori che sembrerebbero proteggere da questa patologia, di cui uno insospettabile. Continuando a leggere, vedremo di che cosa si tratta.
Il Parkinson
Il Parkinson è una patologia neurodegenerativa che si presenta in genere tra i 60 ed i 90 anni. Al momento non c’è una cura, ma i trattamenti farmacologici aiutano a tenere sotto controllo i sintomi. Una piccola parte dei casi di Parkinson è dovuto alla genetica, ma in generale la malattia è causata da un cattivo stile di vita. infatti, il lato positivo è che vivendo in modo sano è possibile ridurre il rischio di sviluppare il Parkinson.
Ecco perché sapere quali sono le 3 abitudini insospettabili che aiutano a prevenire il Parkinson è tanto importante. Logicamente, si tratta solo di diminuire il rischio, per cui non vuol dire che seguendo queste abitudini non ci si ammalerà mai di Parkinson. Inoltre, come vedremo, una di queste abitudini non è per niente sana e quindi, pur riducendo curiosamente il rischio di Parkinson, è meglio non seguirla.
Ecco quali sono le 3 abitudini insospettabili che aiutano a prevenire il Parkinson
Da diversi anni si sa che per prevenire le patologie neurodegenerative e vivere in salute, seguire uno stile di vita sano e equilibrato è essenziale. Per cui, praticare attività fisica e seguire una dieta genuina sono le cose più importanti. Eppure, negli ultimi anni si sono scoperti 3 fattori che sembrerebbero proteggere dal Parkinson:
a) fumare: ebbene, in alcuni studi è risultato che i fumatori hanno un minor rischio di soffrire di Parkinson. Logicamente, si tratta di una diminuzione che non giustifica il cominciare a fumare, visti tutti gli effetti collaterali che le sigarette hanno.
b) bere caffè: anche qui, in diversi studi si è osservato che chi consuma più caffè è meno soggetto al Parkinson.
c) bere tè: come per il caffè, anche qui chi beve molto tè sembrerebbe essere colpito con minor frequenza dal Parkinson.
In conclusione, sono questi i tre fattori che risultano ostacolare, almeno in parte, l’insorgere di questa patologia. Eppure, seguire una dieta sana e fare attività fisica proteggono molto di più, e non solo dal Parkinson.