Quando si inizia a lavorare si dovrebbe già iniziare a pensare alla pensione. Perché prima si inizia meglio è, specialmente se si ambisce ad un assegno pensionistico più corposo rispetto allo stipendio. Ma prima di cambiare lavoro attenzione a 5 punti fondamentali utili per la pensione. Analizziamo di cosa si tratta e come comportarsi di fronte ad una nuova opportunità lavorativa.
Prima di cambiare lavoro attenzione a 5 punti fondamentali utili per la pensione
Sono 5 i punti da valutare in modo scrupoloso quando si cambia lavoro. Il primo riguarda l’eventuale riscatto della laurea. Il riscatto permette di andare prima in pensione riscattando i periodi di studio universitario e variare l’importo della prestazione.
Il secondo punto riguarda l’eventuale totalizzazione estera, multipla o semplice. Questo punto riguarda i lavoratori che hanno avuto un’esperienza lavorativa in più di un Paese convenzionato. Poiché si tratta di una valutazione complessa è il caso di rivolgersi da un professionista esperto per evitare ulteriori complicazioni.
Il terzo punto consiste nella nuova proposta lavorativa che se non è vantaggiosa può rovinare il cumulo previdenziale maturato fino al momento del cambio. Generalmente può penalizzare una formula da contratto da lavoro dipendente con una retribuzione inferiore a quella precedente. Mentre, non dovrebbe incidere negativamente il lavoro autonomo con partita IVA, perché si può procedere al cumulo gratuito.
Fondo pensione e previdenza complementare
Il quarto punto è inerente all’adesione ad un Fondo pensione che dia la possibilità di accedere alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA). Che nel caso di discontinuità lavorativa e disoccupazione, permette di accedere alla rendita 10 anni prima del raggiungimento dell’età pensionabile.
Quinto e ultimo punto, riguarda la possibilità di valutare l’adesione alla previdenza complementare facendo confluire in un fondo il proprio TFR. Anche considerando in futuro di poter utilizzare la RITA.
Un altro aspetto da non sottovalutare è che il rendimento dei fondi è molto più alto della rivalutazione del TFR. Infatti, è possibile accedere alla pensione a 57 anni con i fondi pensioni e rendimenti al 3,1%
Approfondimento
Come uscire dal lavoro a 57 anni con un assegno fino alla pensione di vecchiaia.