Questa malattia associata all’età avanzata può colpire anche i giovani in alcuni casi

giovane e anziano

Ci sono diverse malattie che possono colpire l’uomo. Abbiamo imparato a nostre spese che l’essere umano non è invincibile. Il Covid 19, infatti, ci ha colto di sorpresa. Parallelamente al virus, però, le altre patologie non sono andate in vacanza. È necessario avere gli occhi aperti su più fronti. È importante utilizzare diverse strategie semplici ed efficaci.

L’età senile di solito ci espone ai rischi maggiori. Ma non è sempre così.

Questa malattia associata all’età avanzata, ad esempio, può colpire anche i giovani in alcuni casi.

Una malattia davvero fastidiosa

La malattia in questione è l’osteoporosi. Essa consiste in un indebolimento importante delle ossa del corpo. Si manifesta in maniera abbastanza subdola. All’inizio, infatti, passa sotto silenzio. Col tempo, però, fanno capolino dei sintomi come pesantezza alle gambe, dolori alle ossa, reumatismi.

Può essere davvero fastidiosa e insopportabile.

Questa malattia associata all’età avanzata può colpire anche i giovani in alcuni casi

Purtroppo tale malattia non colpisce solo gli anziani. Alcuni sintomi importanti possono manifestarsi anche in età giovanile. Dopo i 50 anni, infatti, le cellule delle ossa hanno delle difficoltà a rimanere compatte. Lo stesso può accadere in età evolutiva. Addirittura intorno ai 20 anni.

In questo caso la problematica non deriva dall’invecchiamento. Essa, al contrario, si ha durante la compattazione degli osteoni. Di conseguenza, i problemi emergono anche in età infantile. Le cause possono essere genetiche o ambientali.

Si consiglia di contattare sempre uno specialista.

La prevenzione riveste un’importanza fondamentale

Anche in questo caso la prevenzione riveste un’importanza fondamentale. Si può fare molto per contrastare l’insorgere di tale patologia.

La chiave è una dieta corretta che integri diversi nutrienti fondamentali per le ossa. In primis il calcio. L’alimentazione deve essere ricca di verdure a foglia larga, frutta fresca e secca, latticini e derivati del latte in generale. È consigliabile, inoltre, limitare l’assunzione di salumi, insaccati, carne rossa e prodotti pieni di conservanti.

Anche un’esposizione equilibrata ai raggi solari può stimolare la produzione di calcio.