Permessi Legge 104 e incidenza della distanza dal lavoro e con quali agevolazioni?

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I lavoratori disabili possessori del verbale di Legge 104 hanno molteplici benefici sul posto di lavoro. Oggi, esaminiamo il caso di un lavoratore invalido che svolge un lavoro come collaboratore scolastico. Il lavoratore ha chiesto agli Esperti di ProiezionidiBorsa informazioni sui permessi Legge 104 e incidenza della distanza dal lavoro e con quali agevolazioni? Rispondiamo al nostro Lettore in base alla normativa vigente e sperando che sia di aiuto a molti che si trovano nella stessa situazione.

Permessi Legge 104 e incidenza della distanza dal lavoro e con quali agevolazioni?

La Legge 104 all’art. 33 tutela i lavoratori con disabilità sia del settore pubblico sia di quello privato. Anche se il rapporto di lavoro è a tempo determinato.

In effetti i lavoratori con handicap grave ai sensi dell’articolo 3 comma 3, possono fruire di tre giorni al mese di permessi lavorativi. Tali permessi sono retribuiti e coperti da contribuzione figurativa. Inoltre, i permessi possono anche essere frazionati ad ore a prescindere dall’orario della giornata. La ripartizione ad ore può essere effettuata nel modo seguente:

a) 2 ore al giorno se l’orario giornaliero è di 6 ore o superiore;

b) 1 ora al giorno se l’orario giornaliero è inferiore alle 6 ore.

I permessi possono essere fruiti solo per le giornate in cui si presta l’attività lavorativa.

Distanza tra il posto di lavoro e la residenza

La normativa prevede che la distanza tra il posto di lavoro e la residenza del lavoratore, non influisce sulla fruizione dei permessi. Quindi, non esiste nessun impedimento, il lavoratore può fare richiesta dei permessi Legge 104. L’unica condizione indispensabile è il riconoscimento dell’handicap grave attraverso il verbale della Legge 104 con art. 3 comma 3.

Inoltre, nel caso esaminato di un collaboratore scolastico, la fruizione dei permessi è prevista dal contratto collettivo scuola (articolo 32).

Inoltre, l’articolo 21 della Legge 104/92, precisa che i dipendenti della Pubblica Amministrazione, in riferimento al trasferimento di sede lavorativa, hanno diritto:

a) possibilità della scelta prioritaria tra le sedi disponibili;

b) precedenza della domanda in sede di trasferimento.

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