Ecco la brutta sorpresa che attende 36 milioni di italiani a settembre 2021. Sono anche di più forse i televisori a rischio oscuramento da settembre 2021. Ai 36 milioni già stimati, si aggiungono altri 9 milioni che saranno da rottamare nel 2022.
L’allarme è stato lanciato dalla Fondazione Bordoni. Abbiamo un parco enorme di televisori molto vecchi e già dall’autunno potrebbero non captare più il segnale che sarà trasmesso unicamente nello standard MPEG-4, quello dell’alta definizione.
Ecco cosa succederà a chi è abituato a seguire la politica di Palazzo Chigi e della Casa Bianca su apparecchio troppo vecchio. Lo spiegano in dettaglio gli Esperti di Tecnologia di ProiezionidiBorsa.
Un bonus per addolcire la transizione
Il terremoto del cambiamento sarà anche stimolato dal “bonus televisore” di 50 euro previsto per chi deve acquistare un nuovo apparecchio. Ma spetta solo a chi ha un ISEE inferiore ai 20.000 euro, finanziato fino al dicembre 2022.
Inoltre c’è da considerare anche l’aumento dei prezzi in corso attualmente, dovuto alla grande richiesta e alla penuria dei pannelli degli schermi. Si prevede che questa carenza proseguirà per vari mesi. Comunque, i soldi spesi in più, nel futuro potrebbero essere controbilanciati da un “bonus rottamazione”, che prevede uno sconto di un centinaio di euro, che dovrebbe uscire a breve.
Tv in soffitta tra settembre e giugno 2022
Ci siamo già occupati dell’argomento in questo precedente articolo: ora forniremo ulteriori chiarimenti.
Nei prossimi mesi andranno in soffitta gli apparecchi del primo digitale terrestre (DVB-T1), quelli comprati prima del primo ottobre 2017, perchè dopo quella data vige l’obbligo di commercializzare solo televisori abilitati al secondo digitale terrestre (DVB-T2).
La transizione tra i due sistemi inizierà il primo settembre prossimo e il 20 giugno 2022. Lo spegnimento definitivo inizierà il 21 giugno 2022.
Il passaggio al nuovo digitale terrestre avverrà dunque in due momenti. Nella prima fase, da settembre prossimo, resterà attivo solo il segnale con codifica di trasmissione MPEG-4 e di conseguenza funzioneranno solo i televisori ad alta definizione. Già ora è sufficiente andare su un canale HD per verificare se avremo o no problemi.
I mesi successivi, da settembre a giugno, serviranno a svuotare le frequenze per il 5G. Si dovranno insomma risintonizzare i programmi.
Ecco la brutta sorpresa che attende 36 milioni di italiani da settembre
Invece tra il 21 e il 30 giugno 2022, con la transizione definitiva, gli unici apparecchi che funzioneranno saranno quelli con tecnologia DVB-T2 MAIN10.
La cosa da fare fin da subito è sintonizzarsi sul canale 100 o 200 per vedere se appare la schermata “TEST EVC MAIN 10”. In tal caso il nostro televisore è idoneo alla ricezione del nuovo standard e non c’è da preoccuparsi.