Per addormentarsi subito dopo i 50 anni basta cambiare abitudine

riposo

Chi dorme fra un turno di lavoro e l’altro o il soldato in missione ben conosce alcune strategie per ottimizzare i tempi del riposo. Esistono infatti alcuni metodi e nello specifico 5 semplici tecniche per addormentarsi in pochi minuti e risvegliarsi pieni di energia. Tuttavia quando l’età avanza può succedere di avere difficoltà a prendere sonno e  spesso trascorrono intere ore prima che anche la mente si spenga. Ciò ovviamente compromette la qualità del sonno e del riposo notturno e il mattino seguente ci si sveglia con una sensazione di spossatezza. La privazione di sonno ha una pesante ricaduta negativa sullo stato di salute del soggetto a breve e a lungo termine. Le ore di riposo che si perdono sono infatti spesso causa di diabete, ipertensione, sovrappeso e obesità e riducono drasticamente anche le difese immunitarie.

Pur tuttavia è possibile intervenire con alcune strategie perché spesso per addormentarsi subito dopo i 50 anni basta cambiare abitudine. Talvolta è sufficiente inserire nell’arco della giornata alcune routine e sradicarne altre che si rivelano nocive per assicurarsi una condizione di benessere psicofisico. Ad esempio, “Sembra incredibile ma basta cenare a quest’ora per 3 mesi per abbassare la pressione alta, la glicemia e il colesterolo LDL”. Così come giova all’addormentamento andare a letto e alzarsi sempre alla stessa ora con uno scarto massimo di 20 minuti. Così facendo si crea un’abitudine salutare perché si rispettano ritmi circadiani regolari e si riduce la secrezione del cortisolo.

Per addormentarsi subito dopo i 50 anni basta cambiare abitudine

I nostri consulenti ricordano che “Bastano 21 giorni al nostro cervello per cambiare 3 cattive abitudini e stare bene con se stessi”. Pertanto prima di ricorrere a sonniferi, a integratori e altri rimedi più o meno naturali conviene imboccare una strada alternativa. Nella maggior parte dei casi per assicurarsi un buon riposo notturno sarebbe sufficiente spegnere computer e cellulare almeno un’ora e messa prima di dormire.

Allo stesso modo si dovrebbe evitare di guardare la tv nei 90 minuti che precedono il momento di infilarsi sotto le lenzuola. Ciò perché la luce blu che irradia da tali schermi inibisce la produzione della melatonina, cioè dell’ormone che induce il sonno. L’esposizione alla luce blu dei dispositivi elettronici ritarda infatti i tempi di addormentamento e rende difficoltoso il sonno con impatti negativi sul risveglio mattutino.

(Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo, consultabili qui»)