Luoghi storici imperdibili, i castelli racchiudono tra le loro mura secoli di arte e cultura umana. In Italia ce ne sono molti per fortuna, e tutti sono assolutamente da visitare almeno una volta nella vita.
Forse pochi di noi, però, conoscono o hanno sentito parlare di quello che stiamo per trattare. Perché è una costruzione unica nel suo genere, che farà stropicciare gli occhi di ogni visitatore. Infatti questo castello surreale è un incredibile museo a cielo aperto scolpito nella roccia, e si trova qui nella nostra penisola.
Alla scoperta di una bellezza incantata
Sciacca è una cittadina siciliana della provincia di Agrigento molto suggestiva. È conosciuta in particolare per il suo festoso carnevale e le sue ceramiche. Ma non tutti forse sanno che qui, ai piedi del monte Kronio, sorge uno dei luoghi di interesse storico più visitati dell’intera Sicilia. Parliamo del Castello Incantato di Sciacca.
Un nome che è tutto un programma. Infatti non potremo che restare stupefatti da ciò che incontreremo al suo interno. E godere allo stesso tempo della bellissima vista panoramica sul paesaggio circostante.
Questo castello surreale è un incredibile museo a cielo aperto scolpito nella roccia
Il Castello Incantato di Sciacca è una vera e propria esposizione di opere in pietra che svetta in piena campagna. Sebbene già l’edificio in sé possa colpire, la vera attrazione si trova all’esterno. Per tutto il giardino sono infatti sparse circa 3000 sculture rappresentanti teste fatte di roccia. Sono realizzazioni artistiche dello scultore Filippo Bentivegna, che acquistò la tenuta molti anni fa.
Le rappresentazioni si amalgamano con l’ambiente naturale circostante, formato da alberi di ulivo e mandorlo, pareti di roccia e sassi. Le teste di Filippo Bentivegna hanno avuto un tale successo che in parte sono tuttora esposte al Museo dell’Art Brut di Losanna. Il Castello Incantato è un luogo speciale, dove storia e cultura si fondono alla perfezione.
Se l’articolo ha riscontrato gradimento e si ha interesse nella scoperta dei luoghi storici d’Italia, allora si consiglia questa lettura.