Oggi è il giorno dell’acconto IMU, la patrimoniale sugli immobili per cui, secondo le stime UIL, lo Stato incasserà 9,8 miliardi di euro. A dicembre ci sarà poi la seconda tranche per un totale di 19,6 miliardi di euro.
Un bel salasso, ma ecco la strategia vincente per recuperare i soldi IMU con una rendita immobiliare.
In merito all’IMU
Secondo il “Rapporto IMU 2021” della UIL questa tassa sugli immobili coinvolgerà 25 milioni di proprietari. Si stima che il 41% di essi siano lavoratori dipendenti e pensionati.
L’odierno gettito complessivo è stato già calcolato al netto dell’abolizione delle rate IMU introdotte dal legislatore nei primi mesi dell’anno. Il riferimento è agli immobili strumentali destinati alla produzione e individuati dai vari Decreti.
Il peso dell’IMU sul portafoglio
Secondo lo studio, il costo medio complessivo dell’IMU su una 2° casa sita in capoluogo di provincia sarà pari a 1.070 euro. Di essi, 535 saranno appunto da versare oggi come acconto e il resto prima di Natale. Nelle grandi città come Bologna, Milano e Roma si toccheranno anche punte di 2mila euro.
Leggendo i dati del rapporto si scopre che il costo maggiore di una seconda casa è a Roma con 2.064 euro, mentre ne servono 2.040 a Milano. A seguire troviamo Bologna (2.038 euro), Genova (1.775) e Torino (1.745).
Invece gli importi più bassi sono a Sondrio (674 euro), Crotone (672), Catanzaro (659), Gorizia (582) ed Asti (580).
Se invece si considerano le c.d. case di lusso, l’IMU media complessiva arriva 2.623 euro in una città capoluogo, e punte di 6mila in quelle grandi.
L’IMU è un “costo di gestione” e va recuperato
Chi possiede una seconda casa sa bene che essa presenta tutta una serie di costi. Quelli condominiali, quelli legati ai lavori edili di manutenzione e le tasse come l’IMU. Quest’ultima va considerata alla stregua di un normale costo di gestione.
L’alternativa è quindi tra il “fasciarsi la testa” e subire per intero il salasso della tassa oppure provare a recuperarla.
Questo passaggio può avvenire solo decidendo di mettere a reddito l’immobile.
Ecco la strategia vincente per recuperare i soldi IMU con una rendita immobiliare
In quest’articolo abbiamo visto come recuperare il 4% nei tre mesi estivi se la nostra proprietà immobiliare ricade in una località marittima.
Ma lo stesso discorso si può fare anche nel caso di una casa in montagna o a forte attrattiva turistica e diversa dal mare. Probabilmente i guadagni saranno più bassi in valore assoluto ma spalmati maggiormente nel tempo: il risultato non cambia.
Se invece la 2° casa coinvolge universitari e/o trasferisti, qui al link abbiamo spiegato in quanto tempo si ripaga l’investimento. Ma quelle riflessioni si possono rimodulare e vedere come rientrare anche dell’IMU.
La morale è che la seconda casa deve essere gestita con l’approccio del bene da mettere a reddito facendole generare una piccola rendita. L’alternativa è quella di subire per intero il salasso e quindi gestire l’immobile come un piccolo colabrodo dei nostri soldi.