di Dott.Gianluca Braguzzi Gestore di fondi comuni di investimento
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Come certamente avrete letto il governo si accinge a varare (mentre distrae la gente e l’opposizione con le riforme) una manovra correttiva autunnale pesantissima per 20/30 miliardi di euro. Si ipotizza un intervento sulle pensioni indistintamente.
Peraltro dalle mie informazioni (dati che raccolgo per lavoro) a novembre si registrerà un ulteriore drammatico crollo delle entrate fiscali che renderà di nuovo urgente una ulteriore manovra. In questo caso verranno colpiti conti correnti, depositi e, forse, anche titoli di stato.
Si tratterà comunque di palliativi che non daranno al nostro Paese alcuna chance di rilancio occupazionale ed economico.
Pertanto il passaggio successivo sarà quello della definitva perdita della sovranità con il governo diretto della UE in stile Grecia (ove il Parlamento attualmente è in “ferie” per 4 mesi).
Da anni studio questa dinamica e da tempo sono giunto alla conclusione che l’unica via d’uscita per l’Italia sia abbandonare l’euro , mossa a cui deve immediatamente seguire la nazionalizzazione di Banca d’Italia che dovrà riattivarsi come Banca in stile anni ’60 nonché prendere il controllo di tutte le banche a patrimonio netto negativo.
Per non soccombere alla speculazione internazionale sarà sufficiente un governo che si muova senza sperperi ma nella direzione di dare occupazione e favorire il rialancio produttivo (sostenibile) del Paese.
IL REFERENDUM (SIA PURE CONSULTIVO E A CUI DOVRA’ SEGUIRE UNA RAPIDA FASE DI CRUCIALI DECISIONI POLITICHE)E’ L’UNICA VIA PER AVVIARE UN PERCORSO ALTERNATIVO AL DEFAULT PROSSIMO VENTURO.