Sembra utopia oppure fanta-agricoltura eppure è tutto vero e lo sta facendo Pascal Poot nel sud della Francia.
I cambiamenti climatici e l’attenzione allo spreco delle risorse del pianeta spingono sempre più governi, imprese ma anche i comuni cittadini a trovare soluzioni per diventare più sostenibili. I cambiamenti climatici in particolare stanno inaridendo vaste zone del nostro pianeta, costringendo migliaia di persone a migrazioni di massa per trovare nuovi territori da coltivare e su cui vivere. Bisognerebbe trovare delle soluzioni praticabili per poter frenare questi fenomeni e adattarci ad essi. È quello che ha pensato di fare questo agricoltore francese, sicuramente dopo aver letto i molti studi a riguardo. Anche il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso se ne è occupato. È bene sapere che la regione in cui vive Pascal Poot è caratterizzata da un terreno roccioso e un clima particolarmente asciutto. Egli ha però osservato la resistenza che le erbacce conservavano continuando a crescere indisturbate. Perché queste piante riuscivano a sopravvivere nonostante le avversità?
Sembra impossibile eppure questo agricoltore francese coltiva pomodori in modo redditizio senza acqua né pesticidi e la scienza gli dà ragione
Gli scienziati da tempo sostengono che l’agricoltura, soprattutto quella intensiva ha abituato e “viziato” le specie moderne di piante. Esse non hanno più bisogno di sviluppare le naturali capacità di adattamento alle avversità del clima e del territorio. È l’uomo a dare l’acqua, la luce, il nutrimento e a proteggerle dall’attacco dei parassiti. Ecco che queste specie hanno perso le capacità essenziali e innate delle piante originarie.
Pascal ha avuto l’idea di recuperare le varietà più antiche di pomodori, ritenute più resistenti di quelle moderne e coltivarle. Di raccolto in raccolto ha prelevato da esse i semi perpetuando le coltivazioni attraverso la riproduzione di queste stesse piante che diventavano via via sempre più forti e resistenti. I semi vanno presi dagli ultimi pomodori di stagione, prima che arrivi il freddo. La pianta avrà già superato la siccità estiva e le piogge autunnali. Vanno lasciati fermentare nel loro gel naturale e prelevati solo quando asciutti. Bisogna lavarli e poi lasciarli asciugare ancora.
Seguendo questo procedimento lui garantisce il 98% se non 100% di germinazione. Il codice genetico che le piante avranno sarà via via programmato per sviluppare maggiori resistenze a siccità, scarsità di risorse energetiche e resistenza agli attacchi parassitari. Le piante di Pascal producono 25 kg di pomodori per volta. Facendo così diventerebbe possibile coltivare perfino nel deserto.
Sembra impossibile eppure questo agricoltore francese coltiva pomodori in modo redditizio senza acqua né pesticidi e la scienza gli dà ragione.