Il Grana Padano è uno dei formaggi più usati dagli italiani. Prodotto da oltre mille anni, ha un gusto unico grazie alla sua altissima stagionatura e alla sua particolare struttura granulare. Fino a non molto tempo fa le imitazioni del Grana Padano D.O.P. erano poco diffuse. Era quindi difficile confondersi nella scelta. Da un po’ di tempo, invece, le imitazioni D.O.P. sono aumentate. L’imitazione di questo famoso formaggio italiano sta invadendo i banchi dei supermercati ma ecco come riconoscere quello originale e scegliere con consapevolezza.
Il “grana bianco”
L’imitazione del Grana Padano D.O.P. è chiamata, nel gergo del settore, “grana bianco” oppure “similare”. C’è un’enorme differenza tra D.O.P. e similari. Il Grana Padano D.O.P. deve rispettare un rigido disciplinare che ne regola tutte le fasi di produzione e impone una stagionatura minima di 9 mesi. I similari no, anche se solitamente sono fatti col medesimo latte 100% italiano. Esposti sul bancone a porzioni sono confondibili gli uni con gli altri. Anche perché, contrariamente a quel che si può pensare, i prezzi di vendita non rappresentano un criterio risolutivo per distinguere originali e doppioni.
L’imitazione di questo famoso formaggio italiano sta invadendo i banchi dei supermercati ma ecco come riconoscere quello originale e scegliere con consapevolezza
La ragione della confusione sta nella percezione poco chiara da parte dei consumatori dei prodotti D.O.P. In pochissimi, infatti, sanno con precisione cosa sia un prodotto D.O.P. e in cosa di differenzi dai generici. La sigla D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) si attribuisce a quegli alimenti originari di una certa zona. Questi prodotti hanno peculiari caratteristiche qualitative dovute all’ambiente geografico in cui sono state prodotte. Per “ambiente geografico” si intende l’insieme dei fattori umani (tecniche di produzione) e dei fattori ambientali (clima e caratteristiche territoriali). Questi fattori, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori della zona produttiva. Quello che dobbiamo fare, quindi, è cercare il bollino rosso e giallo della sigla D.O.P.
Non preoccupiamoci se sui Grana D.O.P. non è indicata l’origine dell’ingrediente primario, ossia il latte. I cibi a indicazione geografica (DOP, IGP e STG) possono omettere l’indicazione d’origine della materia prima utilizzata, in quanto le Denominazioni d’origine sono vincolate alla provenienza nazionale della materia prima. Quindi la D.O.P. riassume già l’origine 100% italiana del prodotto a cui fa riferimento.