Come andranno i mercati azionari nel secondo semestre e chi sovrappesare tra America, Asia, Emergenti ed Europa?

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Per questa settimana tutti guarderanno alla prossima riunione della BCE prevista per giovedì. La settimana scorsa, invece, hanno tenuto banco i dati sulla situazione del lavoro in USA. Ma come andranno i mercati azionari nel secondo semestre e chi sovrappesare tra America, Asia, Emergenti ed Europa? Guardando, nel nostro piccolo, alla semplice situazione di Piazza Affari, si comprende subito che si tratta di un orizzonte ancora roseo. Attualmente, infatti, pur in presenza di una serie di fattori che invitano i mercati alla cautela, il Ftse Mib (FTSEMIB) non solo si mantiene stabile ben oltre la soglia dei 25.500 punti, ma in mattinata si è permesso il lusso di arrivare a sfiorare quota 25.800 punti.

Come andranno i mercati azionari nel secondo semestre e chi sovrappesare tra America, Asia, Emergenti ed Europa?

Volendo invece considerare un orizzonte ben più ampio, da Natixis ricordano che gli scenari restano fondamentalmente positivi. Questo anche grazie ad una serie di ampie e ben note politiche fiscali che permetteranno una ripresa costante. Non spaventano le recenti pressioni osservate su settori come quello delle materie prime o delle criptovalute. Le riaperture permetteranno, tra le altre cose, anche lo sfruttamento della domanda repressa e del cash in mano alle famiglie.

Per quanto riguarda le aree preferite, invece, sono gli esperti di Candriam a rispondere. Per loro, grazie ad una serie di fattori, l’orizzonte che si avvantaggerà maggiormente di queste riaperture sarà senza dubbio quello cinese. Una prima prova arriva dai dati macro come, ad esempio il PMI Caixin, con il suo record del 2021. Non bisogna, poi, dimenticare che nell’anno della pandemia, il nefasto 2020, Pechino ha potuto vantare un PIL a +2,3%. Un vantaggio che l’ha resa un’eccezione in un panorama di economie in passivo.

Recentemente, invece, Morgan Stanley ha puntato i fari sull’Europa e sulla sua possibilità di riuscire a recuperare le differenze con Wall Street. A dare una mano, secondo il report della banca statunitense, saranno, tra le altre cose. In primis, ovviamente, il lancio del Recovery Fund. A questo si andranno ad aggiungere altri fattori come i previsti aumenti degli utili, le valutazioni interessanti ed anche un’inflazione che non sarà negativa per un’economia in crescita.