Il Mondo è pieno di frutti curiosissimi a cui in Europa non siamo abituati, soprattutto quelli provenienti dai tropici e dalle Americhe. Se alcuni frutti esotici sono con il tempo diventati comuni anche nella nostra dieta, ad esempio banana, mango, papaia o avocado, altri rimangono di nicchia. E tra questi vi sono alcuni frutti estremamente carini e sfiziosi, popolari in centro e sud America, ma che da noi non si erano mai visti fino a tempi molto recenti. Uno dei più popolari di questi frutti è l’anguria in miniatura. Ed è veramente in miniatura: i frutti maturi sono lunghi appena 4 o 5 cm. Ma sono buonissimi. Sono assolutamente da provare queste tenerissime angurie in miniatura americane che ora possiamo trovare anche da noi.
Assaggiamo il cucamelon
Ma come è fatto esattamente questo frutto? L’anguria in miniatura si chiama anche cucamelon o mouse melon (anguria topo, o anguria dei topi), per le sue dimensioni ridottissime. Il nome scientifico è Melothria scabra, e appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, come le zucche e le zucchine. La caratteristica principale di questo frutto è che all’esterno è uguale a una normale anguria, ma estremamente miniaturizzata. Questo frutto non è soltanto bello da vedere, ma è anche buono da mangiare. Sono assolutamente da provare queste tenerissime angurie in miniatura americane che ora possiamo trovare anche da noi.
Ottimo da solo o nelle insalate
Ma come si mangia il cucamelon? Questo frutto dalle origini antichissime è sempre stato parte della dieta delle popolazioni dell’America centrale. Consumarlo è semplicissimo: possiamo mangiarlo intero con la buccia come se fosse un acino d’uva. Ha una consistenza soda e un sapore simile a quello di un cetriolo dolce. Possiamo naturalmente anche condirlo con olio, sale e aceto, oppure farlo diventare protagonista di una curiosissima insalata con cui stupiremo i nostri ospiti.
A proposito di frutti, se abbiamo della frutta ancora acerba ma che vogliamo consumare subito, ecco tre trucchi geniali per far maturare la frutta più in fretta.