Dentro casa abbiamo tantissimi oggetti e strumenti che sono pensati per essere utilizzati una volta soltanto. E con il passare degli anni questi non hanno fatto altro che aumentare. Non a caso siamo sempre invasi da scatole, scatoloni e altri contenitori che ci troviamo quotidianamente a mettere nelle buste della spazzatura. Però, proprio per questa sempre più numerosa presenza di strumenti usa e getta, diventa ancora più importante e vantaggioso conoscere alcune tecniche di riciclo.
Materiali multiuso
Dobbiamo infatti considerare che i materiali di cui sono fatti i contenitori che siamo soliti usare ogni giorno possono tornarci utili per diversi usi. Per questo motivo prima di gettare via una bottiglia vuota o un contenitore ormai terminato, dovremmo considerare attentamente se non ci sia modo di trovargli altri scopi. In quanto potremmo rimanere stupiti da quanti sono i casi in cui avremmo preferito conservarli. Vediamone uno. Infatti è assurdo buttare via il flacone dello shampoo finito perché può rivelarsi la soluzione definitiva a questa diffusa problematica dell’orto.
Mai più anonimo
Come gli appassionati di piante ben sapranno, sono tante le difficoltà che si incontrano nel curare un orto casalingo. Oggi ci concentriamo in particolare sull’organizzazione e la disposizione delle piante, e di come incredibilmente una bottiglia di shampoo ormai terminata potrà tornarci estremamente utile in questo. Infatti è assurdo buttare via il flacone dello shampoo finito perché può rivelarsi la soluzione definitiva a questa diffusa problematica dell’orto. Ciò che spesso mette in confusione soprattutto i principianti è dato dal fatto che non si dispone di una struttura organizzata dell’orto. In poche parole, le piante non sono etichettate. Di conseguenza sbagliarsi tra una specie e l’altra diventa molto facile.
Come possiamo immaginare questo può rappresentare un problema, in quanto ogni pianta necessita di una cura specifica. Ed ecco che il flacone di shampoo può tornarci utile. Infatti in molti ne utilizzano il materiale per ricavarne delle piccole strisce, su cui poi ci scrivono il nome di tutte le piante che stanno coltivando. Grazie alla plastica dura di cui sono fatte, le strisce riusciranno a rimanere in equilibrio incastrate nel terreno. E fungeranno in questo modo da vere e proprie etichette. Basterà infatti scrivere il nome per verticale e poi andare a sotterrare la base della striscia nel terreno. Così facendo da ogni porzione di orto uscirà fuori una piccola etichetta che in verticale segnerà il nome della specie, permettendoci così di riconoscere immediatamente che pianta stiamo trattando. E difatti è assurdo buttare via il falcone dello shampoo finito perché può rivelarsi la soluzione definitiva a questa diffusa problematica dell’orto.