Da 50- 60 anni a questa parte è letteralmente cambiato il modo in cui si produce, distribuisce e consuma il cibo. Le cause di questo mutamento sono varie ed ormai profondamente radicate nel nostro modo di vivere.
Il commercio non è più quello di una volta, ma globale.
I grandi produttori, più competitivi ed efficienti, hanno schiacciato le piccole realtà rurali.
Ed i punti vendita hanno smesso di essere piccoli e “sotto casa”, diventando sempre più grandi e centralizzati.
È molto probabile che, ad esempio, la frutta e la verdura che mangiamo quotidianamente non provengano da zone vicine a noi. Spesso infatti si importano da Paesi molto lontani.
Dato che bisogna percorrere tanti chilometri questi prodotti, come ad esempio i pomodori, vengono raccolti quando sono ancora acerbi.
In questo caso, per arrivare sulle nostre tavole maturi e perfettamente colorati, vengono trattati con l’etilene. Vedremo tra poco di cosa si tratta ed a cosa serve.
Stop ai trattamenti chimici delle industrie di pomodori, perché possiamo farli maturare anche in casa in maniera naturale e gratuita
L’etilene è un ormone vegetale prodotto già naturalmente dalle piante ma, per capire meglio, bisogna distinguere tra frutti climaterici e non climaterici.
Per farla breve, i primi riescono a produrre abbastanza etilene da maturare anche se staccati dalla pianta, i secondi invece no.
Nel caso di lunghi viaggi e lunghi periodi di stoccaggio, l’etilene è distribuito artificialmente per controllare o accelerare la maturazione.
Questo non ha effetti diretti negativi per l’organismo o la salute dei consumatori.
L’unica differenza sta nella qualità del prodotto, che non avrà lo stesso sapore e gli stessi aromi di quello raccolto normalmente e naturalmente.
Per questo possiamo dire stop ai trattamenti chimici delle industrie di pomodori, perché possiamo farli maturare anche in casa in maniera naturale e gratuita.
Attenzione a come li conserviamo
Una volta capito come funziona l’etilene, possiamo vedere come comportarci correttamente con i pomodori. Innanzitutto, possiamo acquistarli a km 0 o produrli direttamente in casa.
In secondo luogo, essi sono climaterici, quindi non solo producono l’etilene per conto loro, ma assorbono anche quello di altri frutti.
Quindi per conservarli nel migliore dei modi, bisogna stare attenti al grado di maturazione.
Se sono già rossi e maturi, devono essere conservati fuori (o anche in frigorifero) senza altra frutta e verdura nelle vicinanze. Altrimenti continuerebbero ancora a maturare, fino a diventare molli ed immangiabili.
Nel caso in cui i pomodori siano acerbi, invece, possiamo lasciarli al sole per farli maturare. Oppure, per accelerare il processo, si possono inserire in un sacchetto insieme ad una banana per un paio di giorni.
Quest’ultima, producendo etilene, farà maturare molto più velocemente i nostri pomodori.