I giovani hanno l’oro tra le mani ma in pochi lo sfruttano per vivere il presente pensando al futuro

investire

Chi sale sul podio a maggio o giugno dopo un lungo torneo sportivo, in realtà sta lavorando sodo da almeno agosto 2020. I risultati da campioni si ottengono con il sudore e la programmazione.

Ora, se si pronuncia la parola pensione si pensa subito alla terza età o comunque a una fase della vita over 50 o 60. Niente di più lontano dalla realtà.

Infatti i giovani hanno l’oro tra le mani ma in pochi lo sfruttano per vivere il presente pensando al futuro. Cioè i giovani hanno un grande vantaggio che nessun 50enne o 60enne potrebbe avere dalla sua. Vediamo di che si tratta.

L’interesse composto è l’oro tra le mani dei giovani

Molti strumenti finanziari di successo che investono sul lungo periodo in realtà sfruttano un semplice principio matematico, l’interesse composto. È una bomba che da modo di guadagnare nuovi interessi sugli interessi nel frattempo già maturati. È una sorta di acceleratore dei guadagni che dispiega tutta la sua potenza soprattutto nel lungo periodo.

Niente di meglio del dimostrarlo con un semplice esempio. Ipotizziamo 10mila euro investiti su uno strumento a tasso fisso (ad esempio un bond) per 20, 30 e 50 anni a tassi dell’1,60%, del 2,20% e del 3,00%. In questo caso i 3 montanti finali (lordi) sarebbero pari a 13.200, 16.600 e 25.000 euro.

Cambiando il regime di capitalizzazione si avrebbero invece i seguenti tre montanti (sempre lordi): 13.736, 19.209 e 43.839 euro. Insomma, i numeri parlano abbastanza chiaramente.

Ecco perché i giovani hanno l’oro tra le mani ma in pochi lo sfruttano per vivere il presente pensando al futuro

C’è tuttavia un altro particolare da tenere a mente e che spesso sfugge nelle considerazioni: lo strumento sul quale si decide di investire.

Gli esperti di gestione patrimoniale concordano nel dire che quando si è anagraficamente giovani si può sovrappesare la componente azionaria di un investimento. E il motivo è presto detto: nel lunghissimo periodo (20-30-40 anni) è altissima la probabilità di sfruttare i vantaggi dei mercati azionari globali.

Ossia al netto di un’eventuale fine del mondo (al cui cospetto tutte le ricchezze possedute varrebbero meno di zero) nei decenni le Borse mondiali tendono a crescere.

Ad esempio negli ultimi 70 anni la crescita media ponderata di un investimento in azioni globali è stata pari al 7% annuo. Ancora, si pensi ad ETF come quello di cui qui il link per capire l’importanza di investire nei mercati globali e diversificati.

Ora ritorniamo indietro nei calcoli e immaginiamo di sostituire solo due terzi di quel 7% nei calcoli di cui sopra. I montanti finali sul lungo periodo sarebbero davvero impressionanti, soprattutto sulle scadenze più lunghe (cioè dai 30 anni in su).

Nulla da eccepire: i giovani hanno l’oro tra le mani ma in pochi lo sfruttano per vivere il presente pensando al futuro. Infine, nell’articolo di cui qui il link presentiamo com’è possibile avere 20 anni e accumulare 100mila euro.