Il modo più geniale per recuperare una pianta troppo secca

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Cos’hanno in comune la nostra emicrania e la pianta che si è seccata nel giardino? Sembra incredibile ma è l’aspirina. Proprio così, il modo più geniale per recuperare una pianta troppo secca è la stessa medicina comune che usiamo per il mal di testa. Ecco fatto, abbiamo già svelato il segreto di questo articolo, che riserverà però ancora molte sorprese ai nostri Lettori. Andremo infatti a vedere una mini-guida utilissima e da conservare per quando torniamo dalle ferie. Col rischio che le nostre piante siano quasi pronte per il camino.

Se non ci sono i vicini a innaffiare le piante

C’era una volta un rapporto davvero speciale tra vicini di casa. In tempi in cui non esistevano internet, baby park e babysitter, era il vicino di casa che ci faceva il favore, ricambiato, di prestarci un po’ del suo tempo prezioso. Anche per l’annaffiatura delle piante. Oggi, nonostante rimanga ancora, ma più raramente, questo vincolo di aiuto e amicizia, quando torniamo dalle ferie, il rischio è quello di dover sacrificare buona parte del verde di casa. Soprattutto se Giove pluvio non è stato clemente, non mandando dal cielo nemmeno una goccia d’acqua. Ecco allora che il modo più geniale per recuperare una pianta secca è la stessa medicina comune che usiamo per il mal di testa.

È davvero l’ultima spiaggia per provare a ridare vita a una pianta altrimenti pronta a essere buttata. Sciogliamola in una tazza d’acqua e diamola alla pianta morente.

Come provare ad agire sulle radici

Oltre alla famigerata pastiglietta tedesca, un altro modo per provare a risollevare le sorti delle nostre piante secche, e agire sulle radici. Gli specialisti ci consigliano queste due azioni:

  • incappucciare le piante con del nylon, sigillandole in modo che il caldo faccia da effetto serra e le radici si ridestino dal letargo. Attenzione, però che le piante incappucciate, se non sono piantate a terra ma in vaso, dobbiamo rigorosamente metterle all’ombra, perché non vadano arrosto;
  • estrarre ed espiantare la pianta dalla radice, immergendola poi in un contenitore con tanta acqua. Se la pianta offre ancora qualche segnale di vita, allora vedremo emergere in superficie le bollicine.

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