L’economia nazionale si è rimessa a marciare? Come sempre sarà l’industria italiana che tirerà il carretto dell’Italia.
Sebbene l’ISTAT abbia registrato un leggero calo nella produzione industriale pari allo 0,10, le previsioni e le attese sono molto positive.
Questo leggero calo è legato alla diminuzione degli acquisti nel settore dei beni di consumo. Settore che durante la pandemia è stato l’unico a reggere e a segnare incrementi rispetto all’anno precedente.
Segnali molto più positivi si registrano nel settore dei beni strumentali e questo è un vero e proprio segnale che nell’economia italiana qualcosa si sta muovendo.
Un moderato aumento di questo genere di beni fa ben sperare nel futuro più prossimo per la nostra economia nazionale.
Nel settore energetico, in compenso, vi è stata una vera accelerazione con un aumento di 1,8 punti percentuali. L’aumento del costo della benzina e dei carburanti è sotto l’occhio di tutti.
Quale settore uscirà per primo dalla crisi legata alla pandemia?
Questi aumenti nel costo dei carburanti, purtroppo, faranno sentire anche il loro peso sull’inflazione italiana.
Nel comparto della somministrazione e del turismo per adesso non si possono fare né bilanci né previsioni attendibili, visto che la chiusura di queste attività, legata alla pandemia, ha fatto crollare non solo il fatturato di queste imprese ama anche il loro numero.
Tutti questi segnali positivi fanno ben sperare, e gli analisti già prevedono un ritorno in positivo del PIL italiano nel secondo trimestre dell’anno 2021, per poi accelerare nel terzo trimestre.
Questi dati sono molto incoraggianti, visto che nell’anno 2020 il calo complessivo del fatturato è stato pari al 9,3%. Un dato inferiore alla previsioni attese che avevano addirittura ipotizzato un calo anche del 14%. Questo minor calo deve essere attribuito al “rimbalzo” estivo dell’anno 2020, e al grande recupero dell’export italiano a partire dal secondo semestre 2020.
L’industria italiana, ancora un volta, ha dimostrato la propria forza nel mantenere le proprie quote di mercato internazionale e se dovessimo chiederci quale settore uscirà per primo dalla crisi legata alla pandemia, la risposta sarebbe relativamente semplice.
In questa settore, una volta tanto, i dati sono migliori rispetto alla Francia e anche alla Germania.
Fatturato industriale in aumento di almeno l’8,4% per l’anno 2021.
Per questo motivo quasi tutti gli analisti vedono un futuro molto incoraggiante. Per adesso queste previsioni vedono un recupero nel fatturato industriale almeno dell’8,4% per l’anno in corso e del 5,3% per l’anno 2022.
La crescita, non dovrebbe fermarsi qui, proseguirà anche nel periodo 2023-2025 con un aumento medio del 2,6%.
Insomma, l’industria cresce, l’Italia cresce. L’economia ha ripreso a crescere e con l’utilizzo dei fondi europei speriamo di poter consolidare questo nuovo inizio.