Posti di lavoro assicurati agli under 35 grazie alle agevolazioni fiscali introdotte dal Governo

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L’INPS ha confermato la sussistenza di una doppia agevolazione contributiva per chi assume, a tempo indeterminato, personale con meno di 36 anni, per il biennio 2021-2022. Questo, in pratica, significa posti di lavoro assicurati agli under 35 grazie alle agevolazioni fiscali introdotte dal Governo!

Infatti, le aziende potranno contare su ben due benefici. Ossia, oltre alle agevolazioni contenute nella legge di Bilancio 2018, anche quelle previste dalla manovra 2021. Nella specie, la prima aveva introdotto una riduzione dei contributi previdenziali, nella misura del 50%, in favore dei datori di lavoro privati che assumessero lavoratori subordinati, a tempo indeterminato.

L’incentivo era previsto a partire dal primo gennaio 2018 per l’assunzione di giovani fino a 35 anni di età. Inoltre, nell’ipotesi in cui lo stesso lavoratore fosse stato assunto da due datori di lavoro in successione, di cui il primo per un periodo inferiore a 36 mesi, la quota di riduzione contributiva poteva essere ripartita tra i due.

E ciò, indipendentemente dall’età anagrafica dell’assunto, al momento della seconda assunzione. Rispetto a ciò, la Legge di Bilancio 2021 ha introdotto ulteriori e più pregnanti vantaggi, elevando la misura dello sgravio dal 50% al 100%. E il limite massimo dell’importo da 3.000 a 6.000 euro annui. Il tutto, per il biennio 2021 e 2022.

Agevolazioni della Legge di Bilancio 2021

Stiamo spiegando le ragioni per cui, in questo periodo, ci sono posti di lavoro assicurati per gli under 35 grazie alle agevolazioni fiscali introdotte dal Governo. In particolare, come indicato, la Legge di Bilancio 2021 ha aumentato gli incentivi rispetto al passato.

Sicché, il datore di lavoro che dispone ancora in tutto o in parte del plafond di 1,8 milioni di euro di aiuti, può decidere quale delle misure utilizzare fino al 100% dell’agevolazione contributiva.

Se, però, ha superato il plafond, può avvalersi della riduzione prevista dalla già indicata Legge di Bilancio 2018. Tuttavia, va specificato che il beneficio non opera nel settore finanziario. Oppure in caso di contratto di lavoro intermittente o a chiamata, anche se stipulati a tempo indeterminato.

Inoltre, il lavoratore, al momento dell’assunzione, deve avere un’età anagrafica massima di 35 anni e 364 giorni, quindi tecnicamente meno di 36. A tutto ciò, l’INPS ha aggiunto un chiarimento. E cioè che l’esonero contributivo del 100%, per il biennio 2021-2022, si riconosce entro un limite massimo di 6.000 euro.

Inoltre, per l’assunzione di donne è possibile beneficiare del cumulo delle agevolazioni. Ossia sia della decontribuzione al 100% prevista per il biennio 2021-2022 e, successivamente, dell’esonero under 35, per la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.