Sebbene possa sembrare semplice, come tradare un titolo azionario che ha un dividendo con rendimento superiore al 6% e potenziale rialzista dell’80% non lo è affatto.
L’investitore, infatti, potrebbe essere tratto in ingannato dalle prospettive di guadagni facili e fare scelte avventate.
Per DeA Capital un ruolo cruciale è svolto dal dividendo. Come già documentato in un precedente articolo, infatti, storicamente la società ha sempre distribuito dividendi con rendimenti molto interessanti che giocano un ruolo chiave nel calcolo della performance storica del titolo. Basti pensare che, negli ultimi cinque anni, il rendimento di un investimento su DeA Capital avrebbe reso l’11,3% e il 70,2% senza e con rendimento, rispettivamente.
Secondo la valutazione basata sui multipli di mercato, però, allo stato attuale il titolo risulta essere sopravvalutato. Una view non condivisa dagli analisti che hanno un giudizio medio mantenere e un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 30% circa.
Come tradare un titolo azionario che ha un dividendo con rendimento superiore al 6% e potenziale rialzista dell’80%: Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario DeA Capital (MIL:DEA) ha chiuso la seduta del 5 febbraio a 1,27 euro in rialzo dello 0,79% rispetto alla seduta precedente.
La proiezione in corso è rialzista sia sul time frame settimanale che su quello mensile. Poiché i livelli di prezzo sono identici sulla proiezione settimanale e su quella mensile, ci concentreremo sulla prima in quanto permettere di seguire più da vicino l’evoluzione dei prezzi.
Come si vede dal grafico, le quotazioni hanno recentemente superato area 1,35 euro che in passato aveva rappresentato, per ben due volte, un massimo insuperabile. Ci sono, quindi, tutti i presupposti per continuare a salire e raggiungere il I obiettivo di prezzo in area 1,542 euro. L’eventuale superamento di questo livello aprirebbe le porte a una continuazione del rialzo verso gli obiettivi indicati in figura.
L’unico aspetto negativo a livello grafico è la lateralità che ha caratterizzato l’andamento delle quotazioni nelle ultime settimane. Attenzione, quindi, che lo Swing Indicator non faccia scattare un segnale di vendita.
Le cose per i rialzisti si metterebbero male nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 1,334 euro.
Time frame settimanale
Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.