Il Ministero dell’Economia mette sotto la lente di ingrandimento il regime forfettario reo di aver sottratto oltre 7 miliardi di euro di base imponibile all’IRPEF. Perciò chi ha un sistema di tassazione agevolato corre il rischio di pagare di più in futuro, a causa una possibile revisione. Infatti tra le stanze del Ministero si vocifera di voler rivedere i coefficienti di redditività e innalzare al 23% l’aliquota dell’imposta sostitutiva.
Regime forfettario in bilico
Un brutto colpo per quanti hanno il regime forfettario con tassazione al 15%. La revisione delle aliquote riguarderebbe anche gli altri sistemi di tassazione sostitutiva agevolati poiché colpevoli di erodere la base imponibile IRPEF sottraendo importi all’imposizione progressiva.
La disparità
Attualmente i contribuenti percependo lo stesso reddito hanno tassazioni diverse. Il Ministero delle Finanze vuole abolire questa disparità di trattamento. Ebbene l’unica strada per ottenere questo allineamento è aumentare la tassazione per il regime forfettario al 23% in modo da farla corrispondere al primo scaglione IRPEF.
La fortuna di avere il regime forfettario
Attualmente il regime forfettario è veramente conveniente perchè sul reddito imponibile calcolato a forfait si applica un’imposta sostitutiva del 15% omnicomprensiva. Infatti non ci sono ulteriori addizionali regionali e comunali e l’imposta regionale sulle attività produttive. Invece più fortunati sono i soggetti startup tassati al 5%.
Il contribuente in regime forfettario determina il reddito imponibile applicando all’ammontare dei ricavi o dei compensi percepiti un coefficiente di redditività. Questo dato varia in base al codice ATECO.
Rivedere i coefficienti di redditività
Attualmente i coefficienti di redditività sono fermi a 7 anni fa quando fu introdotto il regime forfettario. Eppure nel 2019 il sistema del regime forfettario è stato rivisto, portando la soglia a 65mila euro ma nel contempo non è stata apportata nessuna modifica ai coefficienti di redditività.
Dunque il MEF sta facendo in questi giorni un’analisi preliminare per apportare delle modifiche future sui coefficienti di redditività.
Chi rischia seriamente
Questa operazione non riguarda tutti: a quanto pare sono esclusi il settore alimentare e delle bevande, quello dei servizi di alloggio e di ristorazione. Lo stesso dicasi per le attività professionali, dell’istruzione, dei servizi finanziari e assicurativi e del commercio all’ingrosso e al dettaglio. Per tutti gli altri settori chi ha un sistema di tassazione agevolato corre il rischio di pagare di più in futuro.