Ormai il problema dell’insonnia non è una novità sempre più in questo momento storico in cui la pandemia ha fatto enormemente aumentare l’ansia e lo stress.
Ad esempio, negli Usa secondo un’analisi fatta dal National Institute of Health metà degli adulti di un’età superiore ai 60 anni soffre d’insonnia.
A causarla, a meno che non si soffra di certe patologie o si prendano alcuni farmici, è l’ansia. A sostenerlo è la professoressa Lisa Meltzer, associata di pediatria al National Jewish Health di Denver.
Più precisamente lei sostiene che c’è il rischio di entrare in un circolo vizioso. Questo poiché se non si riposa bene, l’ansia e l’incapacità a gestire le emozioni aumentano, e se l’ansia aumenta sarà difficile rilassarsi e quindi addormentarsi.
Già in precedenti articoli avevamo parlato di come combattere l’insonnia con alcune tecniche. Nei prossimi paragrafi, invece, spiegheremo come prendere sonno in un lampo con questi semplici e sorprendenti trucchi dati dalla scienza.
Usare la psicologia inversa restando svegli
Sembrerà assurdo ma usare la psicologia inversa, cioè restando svegli, può alleviare l’eccessiva ansia da sonno. A dirlo è uno studio fatto dall’Università di Glasgow che ha messo in risalto un’interessante analisi.
Infatti, ai volontari che soffrivano di insonnia gli era stato chiesto di mettersi a letto sforzandosi di stare con gli occhi aperti e svegli. Ci si è resi conto che si addormentavano più velocemente rispetto ad altri a cui invece era stato detto di addormentarsi senza questo metodo.
Inoltre, chi si addormentava con questo metodo mostrava anche una minore ansia legata al sonno. Ovviamente la psicologia inversa non è una soluzione a lungo termine ma gli esperti dicono che può aiutare. I partecipanti del primo gruppo si addormentavano più facilmente e mostravano una minore ansia legata al sonno.
Se non si riesce a prendere sonno entro 15 minuti bisogna fare un puzzle
Se la notte ci si sveglia, non bisogna per forza contare le pecore ma bensì alzarsi e fare qualcosa che impegni la mente e le mani. Il professore Richard Wiseman dell’Università dell’Hertfordshire, suggerisce di stare lontani dagli schermi digitali come TV, tablet o smartphone.
Il motivo è quello per cui la loro luce blu riduce la melatonina cioè l’ormone che fa venire il sonno. Per questo è meglio fare qualcosa come un puzzle oppure anche colorare. È importante fare ciò per evitare che vi sia un’associazione sbagliata tra letto e veglia.
Proprio secondo la professoressa Meltzer, è fondamentale che il nostro corpo riconosca che mettersi a letto significa andare a dormire. Il motivo è che ogni cosa può diventare stimolo, anche il letto ed è importante che lo diventi solo per dormire.
Bisogna, infatti, evitare che diventi un luogo esclusivo in cui si guarda la tv, si pensa e quindi ci si agita. Ecco, quindi, come prendere sonno in un lampo con questi semplici e sorprendenti trucchi dati dalla scienza.