Il suo sapore è inconfondibile. Re della prelibatezza in cucina. Costoso e ricercato.
Il tartufo.
Questo fungo che vive sottoterra è l’indiscusso protagonista di molte deliziose ricette.
Coltivarlo non è facile, perché ci vogliono anni per arrivare alla produzione e il terreno deve possedere certi requisiti.
Ecco perché il tartufo è il tesoro nascosto alla portata di tutti, che in pochi sanno trovare.
Come fare
La pandemia ha lasciato molto tempo libero a tante persone. Forse a qualcuno sarà balenato in testa il pensiero di andare in cerca di tartufi. Be’, non è così semplice. Sì, perché per quanto l’uomo sia un essere evoluto, non riesce a trovare tartufi da solo. Per farlo ci vuole un cane.
Esatto. Sono i cani che trovano i tartufi. L’uomo scava, li preleva dal terreno, li vende e se li mangia. Ma tutto il merito, va detto, è dei cani. Quindi che fare? Innanzi tutto bisogna prendere un cane da tartufo, il lagotto romagnolo, l’unica razza adatta a questo compito, secondo gli standard ufficiali. Si consiglia di prenderlo quando è ancora cucciolo e addestrarlo con pazienza e amore. Quando avrà un anno sarà già in grado di scovare, con il suo portentoso olfatto, i prelibati funghi sotterranei.
Il cercatore di tartufi
La bravura del cercatore di tartufi è quella di saper individuare i luoghi più adatti e le stagioni migliori in cui andare a cercare tartufi. Per quanto si possa cercare consigli sul web, i cercatori sono molto gelosi delle cosiddette tartufaie e quindi non sarà facile avere suggerimenti.
Nonostante ciò, questa antichissima pratica è un toccasana per il corpo e per la mente.
Infatti permette di avere un contatto unico con la natura, sia per il rapporto che si crea con il cane, sia per i luoghi che si visitano.
Dunque il tartufo, il tesoro nascosto alla portata di tutti, che in pochi sanno trovare, resterà tale. Anche se decidere di diventare cercatori di tartufo potrebbe essere molto più fattibile di quanto si pensa.