Spesso i genitori incoraggiano i propri figli a intraprendere un percorso universitario. Molti però preferiscono certe facoltà perché ritengono che facilitino l’entrata nel mondo del lavoro. Fra queste spiccano quelle sanitarie, quelle economiche e quelle tecnico-scientifiche.
Le più bistrattate, invece, sono quelle di area umanistico-sociale. Oggi cerchiamo di rovesciare un cattivo preconcetto su quest’ultime, ovvero che non siano utili per trovare lavoro. Infatti pochi lo sanno, ma esiste un lavoro richiestissimo e ben pagato per i laureati in materie umanistiche.
Il pregiudizio tutto italiano
Generalmente chi intraprende un percorso in Lettere, in Filosofia o in Comunicazione viene guardato un po’ con sufficienza. Secondo un articolo del Sole24ore, infatti, chi si iscrive a queste triennali percepisce un reddito di circa 52.000 dollari l’anno, mentre per le magistrali si sale fino a 72.000.
Inoltre anche nell’ambito business vengono sempre più apprezzati i curricula ibridi che permettono di unire le competenze economiche con l’agilità mentale tipica degli umanisti. E anche per chi volesse rimanere nel proprio ambito ci sono delle ottime possibilità. Oggi ne illustriamo una delle tante.
Il copywriter
Pochi lo sanno, ma esiste un lavoro richiestissimo e ben pagato per i laureati in materie umanistiche. Si tratta del copywriter, ovvero del redattore pubblicitario.
Questa figura si occupa di scrivere testi promozionali sia online che in formato cartaceo. Secondo neuvoo.it questa figura professionale guadagna in media 77.433 euro annui, ovvero 4 volte in più rispetto allo stipendio dell’italiano medio. I requisiti base per cominciare a costruirsi un percorso professionale in questo ambito sono:
- delle ottime capacità di scrittura e di comunicazione;
- un’eccellente conoscenza della lingua in cui si andrà a scrivere;
- creatività;
- conoscenze delle basi della SEO e conoscenza di Microsoft Office Suite.
Oggi abbiamo spiegato perché una laurea in materie umanistiche può rappresentare un buon investimento. Per approfondire le proprie conoscenze in campo lavorativo, consigliamo anche la lettura di questo pezzo che spiega come trovare coniugare lo smartworking con il desiderio di viaggiare: “Viaggiare e lavorare, la nuova frontiera per scoprire il mondo senza spendere troppi soldi”.